L’olio extra-vergine di oliva protegge il cervello dall’Alzheimer (2 / 3)

Precedenti studi hanno dimostrato che l’accumulo di questi residui può aumentare il rischio della malattia. Ora i ricercatori hanno scoperto che le proprietà presenti nell’olio extra vergine di oliva possono promuovere un effetto protettivo sul cervello. “Abbiamo scoperto che l’olio extravergine d’oliva riduce l’infiammazione cerebrale, ma soprattutto attiva un processo noto come ‘autofagia’“, ha spiegato Domenico Praticò, professore italiano alla Lewis Katz School of Medicine della Temple University.

 

L’ autofagia è il processo mediante il quale le cellule si disintegrano ed eliminano i detriti tossici dal corpo.

 

Lo studio

Per comprendere il legame tra olio d’oliva e le malattie neurodegenerative, i ricercatori hanno esaminato l’impatto dell’assunzione di olio extra vergine di oliva sui topi da laboratorio con Alzheimer indotto. Per questo, gli animali sono stati divisi in due gruppi, un gruppo ha ricevuto una dieta arricchita con olio extra vergine di oliva e un altro una dieta semplice.

 

Entrambe le diete sono state introdotte quando i topi avevano sei mesi, cioè prima che iniziassero ad apparire i sintomi dell’Alzheimer. Conosciuto come “tripla transgenica“, i topi hanno sviluppato tre caratteristiche chiave della malattia: perdita progressiva di memoria, placche beta-amiloidi e grovigli neurofibrillari.

Inizialmente, non vi era alcuna differenza tra i due gruppi. Tuttavia, dopo 9-12 mesi, gli animali che mangiavano olive andavano molto meglio nei test che valutavano la memoria di lavoro, la memoria spaziale e le capacità di apprendimento.