Le donne intelligenti amano, ma non si fanno consumare dall’amore (1 / 2)

Le donne intelligenti amano, ma non si fanno consumare dall’amore

L’amore può essere un sogno meraviglioso, da vivere fino in fondo e con tutte le nostre forze, un periodo ti totale comunione con l’universo durante il quale tutto appare perfetto ed ogni cosa sembra esistere per celebrare i nostri sentimenti…ma può anche trasformarsi in un incubo apparentemente senza fine, capace di divorarci dall’interno giorno dopo giorno, senza che si riesca in alcun modo a porre fine alla sofferenza. Tuttavia le persone davvero intelligenti sanno che amare non significa dare tutto sé stessi senza riserve né pensiero critico.

Per quanto la filmografia hollywoodiana e gli svariati racconti a riguardo ci abbiano farcito la testa di un’idea parziale di quello che è l’amore, chiunque abbia amato davvero saprà benissimo che per quanto l’amore può offuscare il pensiero logico e razionale, in realtà non può esserci effettivamente amore maturo se il sentimento non è stato razionalizzato. Può sembrare paradossale, ma si tratta di una delle più grandi verità sull’amore in generale: se non ci è consapevoli dei propri sentimenti, se ci si abbandona all’indeterminatezza, come si può allora distinguere l’amore stesso dalle sue declinazioni negative?

Per innamorarsi basta poco, a volte possono essere sufficienti uno sguardo, una parola, un gesto; amare è tuttavia ben altro paio di maniche, poiché il mantenimento del sentimento richiede spesso uno sforzo cosciente non indifferente. Il problema dell’amare in maniera critica risiede semplicemente nella comprensione del fatto che ciò che ci sta succedendo non sia altro che l’annaspare in una cascata biochimica perfettamente normale, ci troviamo soverchiati dalla potenza di ormoni e neurotrasmettitori vari e fatichiamo a controllare i nostri pensieri.