Le chiamano anomalie genetiche, ma possono portare la bellezza ad un livello superiore! (1 / 2)

Le chiamano anomalie genetiche, ma possono portare la bellezza ad un livello superiore!

La bellezza è spesso identificata mediante appositi canoni di riferimento che, in quanto ideali, rappresentano l’archetipo di perfezione al quale tutti sono chiamati ad attenersi per ottenere l’agognato aggettivo di “bello”. Tuttavia sappiamo che al di là dei paletti imposti dalla società di riferimento, la bellezza può avere molteplici sfaccettature anche non canoniche, capaci di rendere un soggetto decisamente più affascinante ed interessante rispetto agli standard tipici. La vitiligine ad esempio è una patologia non congenita della pelle che porta a sviluppare chiazze non pigmentate: tecnicamente è un difetto genetico, ma nella pratica diverse modelle affette da questa condizione sono richiestissime proprio per la loro bellezza non convenzionale!

Il piebaldismo è un’altra rarissima condizione consistente in un disturbo autosomico dominante che porta alla depigmentazione totale di alcuni tratti della pelle e dei peli. Il piebaldismo di norma interessa le zone frontali o addominali, ed il nome del disturbo è dovuto al nome dell’aquila calva americana che in inglese viene chiamata per l’appunto pie per Gazza, la quale presenta un piumaggio bianco in corrispondenza del cranio e della coda, mentre il resto del corpo è di colore marrone scuro. In alcuni casi anche questa condizione può diventare un fantastico accessorio di bellezza naturale!

Le Sindromi di Waardenburg sono un gruppo di sindromi della sordità che colpiscono anche la pigmentazione, ne esistono di 4 tipi diversi e non tutte conferiscono caratteristiche spiacevoli all’aspetto fisico: in alcuni casi infatti i tratti somatici non ne risultano particolarmente influenzati, in compenso può regalare occhi di un azzurro eccezionalmente puro e cristallino. Qualsiasi aggettivo sarebbe superfluo!