sentimenti di perdita, molte volte in maniera brusca.
In un giorno come altri, mi ritrovavo a rinchiudermi nei miei pensieri più brutti. Odiavo quando vedevo altre figlie in compagnia della propria mamma, quando quella madre stava aspettando fuori dal camerino sua figlia. Quando lei è uscita fuori per far vedere come le stesse il vestito, la mamma si è complimentata con lei per quanto fosse bella. Ecco, in quel momento mi sono sentita sola.
Un altro dei momenti che non riesco a dimenticare è stato quando una mia
Â
amica doveva incontrarsi con sua madre per pranzare insieme, io ora non riesco ad immaginare come sarebbe se mia madre fosse ancora qui con me. Non riesco nemmeno a capire l’immensa gioia di pranzare ora con mia mamma! In questi momenti sento una pesantezza indescrivibile sul mio petto e sul mio stomaco.
Non c’è chiusura. Il mio dolore deriva dall’aver amato così profondamente. Ho imparato a sintonizzarmi sulle emozioni che provo e a riconoscere l’amore, il dolore e la perdita. Non ci sono sostituzioni. Nessuno può sostituire tua madre.
Â
Amiamo le nostre madri nei nostri modi individuali. Le nostre madri si prendono cura di noi quando siamo malati, ci guidano nella vita nel miglior modo possibile, ascoltandoci e amandoci incondizionatamente.
Per una madre, sua figlia è sempre la sua prima priorità . E lo percepiamo. Lo sentiamo. Lo sappiamo, anche se lei non lo dice.
Mia madre era davvero felice quando sono nata sana. Mi è stato detto che mi ha sempre definito il suo angioletto. Mi ha portato nel suo grembo per nove mesi. Quando sono nata, avevamo quel legame indissolubile e lei mi conosceva da quel primo secondo della mia esistenza.
Â