Lavarsi le mani, un semplice gesto che salverebbe migliaia di vite ogni anno: ecco quanti batteri pericolosi si possono eliminare (2 / 3)

La via di trasmissione di varie malattie potrebbe essere facilmente interrotta se tutte le persone si lavassero le mani più spesso. È importante lavarsi le mani, soprattutto prima di mangiare e preparare il cibo, dopo aver usato la toilette, dopo aver tossito, starnutito, dopo essersi soffiati il naso, aver giocato con gli animali, buttato la spazzatura e prima e dopo aver curato una ferita. È davvero importante lavarsi le mani dopo essere stati in ospedale per visitare una persona ricoverata.

 

Vale la pena ricordare che la cura dell’igiene delle mani è fondamentale anche per gli operatori sanitari e si raccomanda loro di lavarsele sempre prima e dopo il contatto con un paziente, prima di eseguire le procedure e dopo l’esposizione ai fluidi corporei. Queste misure sono essenziali per evitare che il paziente sia contaminato da microrganismi di altre persone ma anche per proteggere gli operatori sanitari da possibili malattie.

 

Qual è il modo migliore per lavarsi le mani?

Il lavaggio delle mani può essere fatto con acqua e sapone, questa semplice pratica è responsabile della riduzione della contaminazione con una porzione di microrganismi acquisita dal contatto con persone e oggetti, nonché sporco e sostanze organiche. Per una pulizia ancora maggiore, vengono utilizzati agenti antisettici come alcol al 70%. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), le malattie come la diarrea potrebbero essere prevenute e ridotte fino al 40% se tutti si lavassero bene le mani.