La solitudine ci aiuta a crescere: il piacere del silenzio e l’arte di poter stare da soli (2 / 2)

Anche Paul Miller, un giornalista di The Verge, ha trascorso un anno senza utilizzare Internet. Alle 23.59 del 30 Aprile 2012 decise di allontanarsi da Internet, spense il router Wifi e mise in vendita il suo cellulare. Ogni settimana per posta faceva sapere come trascorreva la sua vita, ma dopo qualche tempo ammise di sentire la mancanza dei social e di Internet in generale. Michael Finkel è un americano che ha vissuto per ventisette anni da solo nei boschi. Ha

ascoltato il rumore della natura, dalle piante all’acqua che scorreva nei fiumi ma sopratutto il silenzio è stato per lui una possibilità unica di benessere e piacere interiore. In tanti cercano di ricavare momenti di silenzio, alcuni trovano la pace andando a correre o facendo una passeggiata nei parchi ma, a dire il vero, servirebbe a tutti un po’ di pace e silenzio.

 

La solitudine ci aiuta a crescere.

Non bisogna avere paura della solitudine, fa parte della vita e molte volte può servire per ritrovare noi stessi.

Imparare a stare da soli ci permette di sviluppare la propria libertà e la propria crescita interiore. Bisogna imparare a star bene con sé stessi per avere un equilibrio interiore e aprirci al mondo, infatti si dice che per poter stare bene con gli altri bisogna prima imparare a star bene con sé stessi.

 

La solitudine ci permette di lavorare su noi stessi, alcuni studi hanno affermato che le persone che vivono più in solitudine sono più intelligenti e creative.