Essere il fratello o la sorella maggiore è sempre un impegno non di poco conto: spesso infatti i fratelli maggiori, essendo “l’avanguardia” dell’esperienza genitoriale per mamma e papà, sono un po’ la loro prima nave scuola che servirà a fare esperienza per correggere il tiro per educare al meglio le successive nidiate. Inoltre si hanno costantemente le responsabilità maggiori per quanto avviene con gli altri fratelli e sorelle quando si viene lasciati soli, insomma tutto lascerebbe presagire ad una vita davvero dura per chi nasce per primo. Ma è davvero così? La scienza dice di no.
Numerose ricerche hanno evidenziato che fratelli e sorelle maggiori, per quanto possano sembrare svantaggiati rispetto a coloro che verranno dopo, in realtà sono dei privilegiati. Almeno dal punto di vista statistico. Uno studio del 2007 effettuato su 250.000 adulti norvegesi ha evidenziato come i fratelli maggiori abbiano in media un quoziente intellettivo più alto rispetto agli altri, sebbene le cause di questo curioso fenomeno non sano ancora state effettivamente spiegate. I ricercatori hanno ipotizzato che forse proprio il fatto di dover crescere “in fretta” e con maggiori difficoltà, senza il sostegno di un altro fratello o sorella, aguzza l’ingegno.
Essere fratelli e sorelle maggiori peraltro, come si diceva in apertura, significa che ogni qualvolta che mamma e papà saranno impegnati a fare qualcosa, il compito di sorvegliare sul fratellino o sulla sorellina ricadrà inevitabilmente su di voi. E ciò non è sempre facile, specialmente quando si litiga: basta davvero un attimo per finire alla gogna, talvolta anche immeritatamente! Per questo i fratelli maggiori sono di norma più responsabili, hanno meno possibilità di fare abuso di droghe e, per quel che riguarda le donne, di rimanere incinte da adolescenti.