La risposta della moglie al marito fuggito con sua sorella (1 / 2)

La risposta della moglie al marito fuggito con sua sorella

Un matrimonio è un affare molto delicato da portare avanti, per tutta una serie di questioni legate alla convivenza ed a quella miriade di limiti ed imposizioni che subentrano una volta che si è sposati. Certo in realtà non si tratta di vere e proprie novità, anche in precedenza la maggior parte di quei paletti erano in piedi, ma finché non ci si sposa si ha comunque la sensazione di poter chiudere una storia quando lo si desidera: non c’è nessun vincolo particolare al di là della volontà di stare insieme.

Quando però subentrano questioni legali sociali ed affettive pesanti come nel caso per l’appunto del matrimonio, allora la situazione cambia radicalmente. La difficoltà della maggior parte dei matrimoni sta proprio nel superare la fase dell’oppressione, che può emergere da un momento all’altro anche più volte nel corso della vita coniugale, specialmente una volta che la routine si consolida. La lettera che vedremo oggi è la risposta di una moglie ad un marito scappato con la sorella di lei. E’ vera? Questo non si sa, a vederla così pare semplicemente una delle tante storielle che girano sul web.

Cara moglie – esordisce lui – ti scrivo per dirti che ti lascio, per il tuo bene. Siamo stati sposati per 7 lunghi anni ma le ultime due settimane sono state un inferno per me. Il tuo capo ha chiamato a casa, visto che non c’eri ci ho parlato io e mi ha raccontato che ti sei licenziata dal lavoro così, da un momento all’altro, senza ascoltare proposte di alcun genere per prolungare il contratto“.