La carne di maiale fa bene o fa male? Ecco ciò che dovresti sapere (2 / 2)

Innanzitutto dovremmo partire con una considerazione importante: spesso c’è chi vede nella carne di maiale una sorta di alternativa alla carne di manzo, ma in realtà i dati riguardanti i suoi consumi dicono tutt’altro. La carne di maiale è infatti la carne più consumata in assoluto al mondo, e questo rende ciò che vedremo ora ancora più importante. Sappiamo che alcune culture l’hanno vietata, ma per quale ragione alcuni dei nostri antenati la consideravano così pericolosa?

Il motivo principale che spinse diverse popolazioni a scegliere di rinunciare alla carne di maiale è di natura igienico-sanitaria, poiché questa carne è particolarmente soggetta ad infezioni batteriche. Oggi sappiamo che dal punto di vista microbiologico la carne di maiale viene comunemente attaccata da Salmonelle Yersinia enterocolica, batteri che ancora oggi possono rappresentare un problema e generare infezioni sgradite. Inoltre quando il maiale è ancora vivo, questo può venire contaminato da parassiti come Trichinella spiralis e Toxoplasma gondii. Va da sé che per eliminare completamente il rischio di infezioni, è necessario che la carne sia cotta totalmente in maniera ottimale. Se oggi questo non è un problema, diversi secoli fa la situazione era invece ben diversa.

Non bisogna fare fatica dunque per capire per quali motivi tempo addietro la carne di maiale fosse stata proibita da diverse religioni. Ciò detto, grazie ai criteri di conservazione e di preparazione odierni abbiamo ben poco da temere dalla carne di maiale, se non in due casi: le donne gravide dovrebbero evitare salumi ed insaccati crudi, mentre chi soffre di ipercolesterolemia dovrebbe limitarne il consumo in generale (le carni animali sono ricche di acidi grassi di tipo saturo, i quali contribuiscono ad aumentare il colesterolo cattivo). D’altra parte la carne di maiale è ricca di vitamine idrosolubili (fra tutte tiamina, riboflavina e niacina) e sali minerali come ferro, potassio e fosforo, oltre a poter vantare un profilo proteico molto completo. Non vale dunque la pena fare allarmismi ingiustificati, basta seguire una dieta varia e fare attenzione a non eccedere né da una parte, né dall’altra.