Il regime alimentare umano è un qualcosa di veramente molto complicato: basti pensare che ancora oggi fervono i dibattiti riguardo al cosa dovremmo mangiare e cosa dovremmo evitare, e nonostante migliaia di ricerche condotte in merito v’è ancora molta discrepanza d’opinioni tra professionisti che svolgono lo stesso mestiere. Nutrizionisti e dietologi di tutto il mondo possono avere infatti visioni diverse della stessa situazione, tant’è che qualcuno potrebbe consigliarvi di introddure alcuni alimenti ed evitarne altri, qualcun altro viceversa. Ma salvo casi particolarissimi (appartenenti a religioni specifiche o ciarlatani) si tratta di aggiustamenti marginali, frutto di considerazioni personali che non intaccano il valore stesso della consulenza.
Tra gli alimenti più discussi figura certamente la carne, non certo da oggi: sin dall’antichità infatti abbiamo testimonianze di persone che si rifiutavano di consumarla per i motivi più svariati, anche se prevalentemente la scelta era ricondotta a motivazioni religiose o morali. Per quel che riguarda le seconde si parla normalmente dell’eliminazione di qualsivoglia tipo di carne (vegetarianesimo) al fine di non fare del male ad altri animali, e ancora oggi – anzi, specialmente oggi – sono in molti ad avere abbracciato questa filosofia alimentare.
D’altronde i precedenti illustri non mancano, da Pitagora a Platone sono state molte le grandi menti che decisero di rinunciare al sapore ed alle qualità nutrizionali della carne animale per un motivo puramente etico. Ma c’è anche chi esclude selettivamente alcuni animali specifici, scelta tipica di molte religioni come ad esempio l’Induismo per le vacche o l’Islam per i suini. Quella del maiale è però una situazione particolarmente complicata poiché sono in molti i popoli ad averla vista come una carne potenzialmente pericolosa: perché? Scopriamolo nella prossima pagina.