Il dorodango, il passatempo giapponese con cui si trasformano palline di fango in opere d’arte (1 / 2)

Il dorodango, il passatempo giapponese con cui si trasformano palline di fango in opere d’arte

Il Giappone è molto lontano dall’Italia e dall’Europa. Sia geograficamente che culturalmente. Un esempio banalissimo lo vediamo nel cibo: loro mangiano pesce crudo, noi preferiamo cucinarlo. Un altro esempio meno banale e più ‘ricercato’ sta nei passatempo. Ad esempio il ‘dorodango’. Ne avete sentito mai parlare? Probabilmente no. Ve lo spieghiamo noi. Innanzitutto specifichiamo che è sì un passatempo, che però può trasformarsi in arte. È un passatempo ‘unico nel suo genere’. I bambini italiani spesso giocano con le paste per modellare per creare oggetti artistici, mentre quelli giapponesi usano materiali diversi.

Sì, perché per creare forme ‘raffinate’ scelgono il fango e il terreno! E, com’è facile immaginare, non si tratta di un processo semplice. A volte possono volerci giorni per ottenere una sfera perfetta dal fango. Il processo è lungo e richiede pazienza. Ma chi conoscere la cultura giapponese sa che la pazienza e la cura dei dettagli è fondamentale. Quel che è certo è che alla fine del ‘lavoro’, il bambino giapponese sarà soddisfatto della sua creazione.

 Gli ‘hikaru dorodango’ (letteramente ‘ravioli scintillanti’) sono il risultato finale di questo processo incredibile che sta tornando di moda. Si tratta di applicare strati e strati di sporco al ‘cuore’ fatto di fango solidificato per ottenere una sfera. Dopodiché la si pulisce con un panno per darle quella forma perfettamente rotonda e ‘scintillante’, molto simile a una palla da biliardo appena uscita dalla fabbrica. Perfino dallo sporco si può ottenere qualcosa di bello da vedere!