Free Flow Instinct: arriva anche in Italia la moda del “ciclo mestruale senza assorbente” (2 / 2)

Non si tratterebbe solo di una questione personale, di una liberazione da un’imposizione sociale, di una particolare attenzione e rispetto verso l’ambiente. Bisogna anche considerare, infatti, un fattore economico non indifferente che in tutti questi anni nessuno ha mai messo in conto. La spesa annua che tutte le donne devono affrontare per l’acquisto delle protezioni sanitarie è sostenuta e non viene mai riconosciuto loro un contributo per l’acquisto di questi assorbenti finora ritenuti indispensabili.

Secondo la dottoressa Marjorie Cambier il free flow instinct consiste nello “sviluppare una stretta consapevolezza del proprio corpo che consenta di comprendere quando il flusso mestruale sta per essere rilasciato senza dover necessariamente ricorrere ad una protezione e poter quindi vivere quel periodo del mese in modo molto più naturale ed in totale armonia con il proprio corpo”.

Quella che fino ad ora è sembrata solo una follia in realtà, stando alle parole di questa dottoressa, sembra qualcosa di raggiungibile: le donne devono solo imparare a comprendere quando l’utero deve essere svuotato ed andare in bagno, semplicemente. Non devono dunque “spingere” per far fuoriuscire il flusso sanguigno ma ascoltare il proprio utero ed accontentarlo quando propone la fuoriuscita del flusso.

Ciò si ottiene solo allenando i muscoli della vagina e del perineo che entrano in gioco quando si cerca di trattenere o di rilasciare il flusso. I primi tempi potrà essere difficile e gli errori non mancheranno, capiterà di non riuscire a controllare le perdite e sono molte le donne che concordano sul fatto che gli starnuti siano una grande insidia per questo compito.

Ma una domanda sorge spontanea: ne vale davvero la pena?