Esiste davvero l’amore platonico? Tutti noi l’abbiamo provato. Ecco come puoi riconoscerlo (1 / 3)

Esiste davvero l’amore platonico? Tutti noi l’abbiamo provato. Ecco come puoi riconoscerlo

L’amore platonico esiste davvero?

L’amore platonico esiste davvero? Tutti noi l’abbiamo provato almeno una volta nella vita. Ecco come puoi riconoscerlo:

Platone era un filosofo e matematico dell’antica Grecia, uno dei fondatori del primo istituto di istruzione superiore occidentale e una delle persone che influenzarono maggiormente la nostra visione del mondo. Per il filosofo, la passione è cieca, materiale, effimera e falsa. L’amore è puro, non si basa sull’interesse o sulla bellezza esteriore, ma sulle virtù dell’altro.

 

L’origine dell’amore platonico

Il termine Amore Platonico fu usato per la prima volta nel XV secolo dal filosofo Marsilio Ficino. L’espressione parlava di amore incentrato sulla bellezza del carattere e dell’intelligenza e non sull’aspetto fisico dell’altro. Oggi usiamo il termine “amore platonico” con una connotazione molto diversa. Tutti hanno avuto un amore platonico, anche se alcuni non lo sanno. Possiamo dire che ci sono due forme di questo tipo di amore.

La prima è quando stiamo vivendo un rapporto molto intenso con una persona ma senza intimità, può essere un’amicizia che gli altri vedono come qualcosa in più.

La seconda forma è più comune ed è quella in cui proviamo un forte sentimento per una persona lontana o che non conosciamo nemmeno bene. In questi casi sogniamo un amore impossibile perché i nostri sentimenti non sono corrisposti.