Per farla breve, la carenza di zuccheri complessi costringe l’organismo a sfruttare grassi e proteine per ottenere energia, ma se questo processo in uno stato di equilibrio omeostatico è tollerabile dall’organismo, nel caso di una dieta simile i reni risultano straordinariamente affaticati a causa dell’eccessiva deaminazione (che comporta l’accumulo di ingenti dosi di ammoniaca).
Va da sé che quando la soglia massima di proteine viene raggiunta, la sintesi proteica si blocca e le proteine in eccesso vengono sfruttate per la produzione di energia (in caso di carenza di grassi e zuccheri, ed al prezzo dell’affaticamento renale come abbiamo appena visto) o convertite in tessuto adiposo. Avete capito bene: le proteine in eccesso vengono trasformate in grasso.
Per queste ragioni è necessario che la dieta sia equilibrata: in condizioni di omeostasi le proteine sono fondamentali, aiutano a mantenere l’equilibrio dei livelli di insulina ed accelerano il metabolismo, inibendo il senso di fame. Ma oltre gli 1,5 grammi per chilo (circa 2 per un atleta allenato) possono provocare gravi effetti collaterali, poiché fisiologicamente il corpo umano non dispone di ormoni metabolici (GH e testosterone) sufficienti a sintetizzarle tutte.
Per chiudere il cerchio con un piccolo (ma a questo punto doveroso) excursus, è questa la ragione per la quale i body builder ricorrono ad iniezioni esogene di steroidi: solamente in questo modo si può costringere l’organismo a convertire ulteriori proteine in tessuto muscolare, provocando la caratteristica ipertrofia in maniera innaturale. Pur sempre a patto di scompensi anche gravi ai reni ed alle ghiandole endocrine responsabili della produzione di testosterone (già, proprio i testicoli). A questo punto, sta a voi considerare se possa valerne davvero la pena.