Ecco i 19 comandamenti della Montessori per crescere meglio i bambini (2 / 2)

Ottavo principio: Se disprezzi spesso un bambino crescerà con un senso di colpa. Particolarmente interessante il nono: Se incoraggi un bambino ad esporre il suo pensiero e prendi in considerazione ciò che dice, aumenterà l’autostima in se stesso. Ricordatevi che i bambini non sono solo recipienti da riempire: anche loro possono avere ottime idee. La maggiore esperienza non vi dà ragione in automatico. Decimo: Se ti mostri accondiscendente con un bambino, imparerà ad essere paziente. Quest’ultimo è stato particolarmente abusato negli ultimi decenni, essere indulgenti è un conto, viziare e darla sempre vinta un altro.

L’undicesimo comandamento recita: Se supporti tuo figlio in ciò che pensa, sarà sicuro di se stesso; il dodicesimo: Se un bambino cresce in un atmosfera piacevole e se lo si fa sentire utile e capace, imparerà a riconoscere l’amore. Il tredicesimo ammonisce a non parlare male dei figli, specialmente in loro presenza, mentre il quattordicesismo è: Se ti concentri a far prevalere il bene intorno ad un bambino, allora il male non troverà posto. Anche qui la genetica gioca la sua parte irrinunciabile, ma in linea di massima molto comportamenti potenzialmente criminali possono essere mitigati tramite l’educazione.

Il quindicesimo comandamento chiede di ascoltare sempre ciò che un bambino ha da dire, mentre il sedicesimo ammonisce nell’essere pazienti nei confronti degli errori dei bimbi: stanno imparando a formarsi una morale. Col suo diciassettesimo comandamento la Montessori chiede ai genitori di essere sempre presenti quando i figli hanno bisogno di un aiuto, mentre il diciottesimo consiste nell’incoraggiarlo e farlo sentire all’altezza del mondo che ha attorno. Diciannovesimo ed ultimo principio: Mostra al bambino sempre il modo più giusto di fare qualsiasi cosa. Mostragli come dare il meglio che può. Anche qui, nessuno è perfetto, non lo sono i bambini e non lo sarà la nostra educazione. Ma fare sempre del nostro meglio è il minimo che possiamo fare.