La Fanta è sicuramente una delle bevande più amate e consumate al mondo. Non tutti sanno, però, che la compagnia recentemente ha lanciato una nuova formula della famosa bevanda. I cambiamenti in questo caso non sono dovuti alla voglia di portare sul mercato un prodotto più salutare ma semplicemente per cercare di evitare la tassa sullo zucchero.
Originariamente, infatti, la Fanta veniva realizzata con del classico zucchero. Per cercare di ridurre i costi, però, la fanta ha deciso di utilizzare dei dolcificanti artificiali. Nel corso del tempo, però, anche il logo delle bottiglie di Fanta è cambiato. Molti di noi, infatti, ricorderanno un logo diverso rispetto a quella attualmente in commercio.
Subway è noto per i suoi tanti prodotti consumati in tutto il mondo. Anche in questo caso, però, c’è stato un cambiamento sostanziale che però non è passato inosservato. La catena, infatti, ha iniziato ad utilizzare all’interno del pane utilizzato per i suoi panini delle sostanze che non sono molto piaciute.
Proprio per questo motivo è stata lanciata una vera campagna per cercare di rimuovere questo ingrediente dall’impasto per il pane utilizzato nella famosa catena. Per cercare di mantenere salda la propria reputazione quindi e non scontentare i propri consumatori la catena ha deciso di rimuovere l’elemento, che dava così tanto fastidio ai consumatori, dalla preparazione del pane.
Un’altra famosissima catena di fast-food in America è Taco Bell. Anche in questo caso, come le famose catene di cui abbiamo parlato precedentemente, sono stati operati dei cambiamenti abbastanza significativi.
A partire dal 2015, però, la catena iniziato ad introdurre degli ingredienti artificiali che sono stati considerati potenzialmente dannosi per i consumatori. Nel corso degli ultimi tempi, però, anche questa catena sta cercando di rimuovere tutti gli ingredienti nocivi presenti all’interno dei propri prodotti così da fornire un pasto più sano e genuino ai propri utenti, cercando così di utilizzare delle sostanze quanto più naturali possibili.
