Ecco 6 modi per dimagrire ristabilendo l’equilibrio ormonale (2 / 2)

Il secondo consiglio che vi diamo è quello di imparare a gestire lo stress, allontanandovi dalle situazioni che lo provocano. Lo stress infatti stimola la produzione di cortisolo e catecolamine (adrenalina e noradrenalina), i cosiddetti ormoni dello stress che aumentano la glicemia ematica e promuovono i depositi di grasso addominale. Se i livelli di questi ormoni si mantengono alti per lungo tempo, al fine di stimolare la produzione di insulina (a sua volta responsabile dell’innalzamento della serotonina, deputata alle sensazioni di piacere ed appagamento) il nostro organismo ci spinge a mangiare – in particolar modo alimenti ricchi di zuccheri – per raggiungere il picco insulinico ed allontanare lo stress.

Fare attività fisica è un consiglio che può sembrare ovvio, ma molti ignorano la duplice azione benefica che l’esercizio fisico regolare esercita sul nostro organismo. Svolgere attività sportive con regolarità non solo ci aiuta a dimagrire aumentando il nostro metabolismo e consumando i grassi, ma stimola anche il rilascio di dopamina ed endorfine che stimolano sensazioni di piacere, allontanano lo stress e ci producono un forte senso di gratificazione. In altre parole non alleneremo solo il nostro corpo, ma anche la nostra mente a stare meglio.

Altri consigli utili per mantenere gli ormoni sotto controllo sono: bere tè verde, una bevanda altamente salutare ricca di polifenoli utili a mantenere il benessere dell’intero organismo; evitare bevande gassate ricche di zuccheri, in quanto promuovono patologie gravi come l’obesità ed il diabete (sono tra le prime cause dell’insulinoresistenza giovanile, vale a dire il diabete tipo 2, che può successivamente evolvere in diabete tipo 1, ovverosia insulinodeficienza cronica); evitare diete particolarmente stressanti per l’organismo che non solo possono elevare i livelli di stress e produrre il caratteristico “effetto yo-yo”, ma anche avere gravi ripercussioni su organi come fegato e reni. E i danni ai reni, come sappiamo bene, purtroppo sono irreversibili.