Credono di adottare una bambina di 6 anni ma scoprono che è una 19enne sociopatica affetta da nanismo (2 / 3)

Addirittura una volta aveva spinto sua madre contro un recinto elettrico e le aveva versato persino della candeggina nel suo caffè. “Faceva disegni di come voleva ucciderci, arrotolarci in una coperta e lasciarci nel cortile. Capitava che la trovassimo in piedi sopra di noi mentre dormivano nel mezzo della notte. Dovevamo nascondere tutti gli oggetti appuntiti. L’ho vista versare prodotti chimici, candeggina, o Windex nel mio caffè e le ho chiesto, cosa stai facendo? Al che mi ha risposto, ‘Cerco di avvelenarti‘”.

 

Kristine si è voluta difendere da tutte le accuse spiegando: “I giornalisti mi fanno apparire come una molestatrice ma non esiste alcuna bambina. Natalia era una donna. Aveva le mestruazioni. Aveva denti adulti. Non è mai cresciuta di un singolo centimetro, cosa normale anche per un bambino affetto da nanismo. I dottori hanno tutti confermato che soffriva di una rara malattia psicologica diagnosticata solamente in persone adulte. Saltava dalle macchine in movimento. Sporcava i vetri col sangue. Faceva cose che non ti aspetteresti mai che un bambino facesse“.

 

Prima delle accuse, sia Kristinne che il suo ex marito Michael erano considerati dei genitori modello del loro figlio biologico Jake affetto da autismo ad alto funzionamento. Nel 2010 la famiglia Barnett aveva adottato la piccola Natalia in Florida.

Kristinne ha riferito che all’inizio non ha mai avuto alcun tentennamento ed ha cresciuto la ragazza come se fosse una dei suoi figli naturali nonostante la sua forma rara di displasia.