Potrebbero anche manifestare battito cardiaco irregolare e uno shock cardiogeno, ovvero quando il cuore è più debole e non riesce a pompare abbastanza sangue. Tuttavia, la sindrome del cuore spezzato non è un infarto. Le arterie non si bloccano e il tempo di recupero è più veloce. In uno studio pubblicato sull’European Heart Journal, i ricercatori hanno scoperto che il cervello è coinvolto nello sviluppo della sindrome del cuore spezzato.
Hanno scoperto che le regioni del cervello responsabili delle emozioni, il battito cardiaco, la respirazione e la digestione, non riescono a comunicare tra loro durante questa sindrome.
I ricercatori, inoltre, hanno evidenziato che, sebbene non possano dimostrare che queste ridotte funzioni cerebrali causano sicuramente questa sindrome, i loro risultati mostrano che questi cambiamenti nel sistema nervoso centrale possono essere coinvolti e che sono effettivamente collegati all’insorgenza della sindrome del cuore spezzato.
Ecco cosa succede nel corpo di una persona che ha ricevuto una forte delusione:
Il battito cardiaco rallenta. Come vi abbiamo già accennato, il battito cardiaco rallenta. Questa sensazione avviene quando si viene lasciati dalla persona amata, quando si sta vivendo un momento drammatico e nonostante tutto, si cerca di andare avanti. Il corpo può subire delle conseguenze a causa di questa forte delusione come, appunto, il battito cardiaco che rallenta.