“Bere bollicine fa bene alla salute e alla memoria”, lo afferma una ricerca (1 / 2)

“Bere bollicine fa bene alla salute e alla memoria”, lo afferma una ricerca

L’alcool fa male? Non esattamente. È l’abuso che può portare a conseguenze gravi per la nostra salute. Una ricerca di alcuni anni fa (2013) condotta dalla inglese Reading University ha evidenziato i benefici delle “bollicine”. Il passaggio fondamentale della ricerca dice che bere fino a tre coppe di champagne a settimana può aiutare a contrastare il deterioramento del cervello e tutti i fenomeni connessi.

In particolare l’effetto benefico delle bollicine sarebbe per demenza, Alzheimer e perdita di memoria associata all’invecchiamento. Più nello specifico sono i composti fenolici derivati da Pinot Nero e Pinot Meunier, due delle uve rosse più usate per le produzioni di champagne, a “fare bene” al cervello. In particolare sui segnali che controllano l’apprendimento, alterando positivamente le proteine legate alla memorizzazione.

Insomma lo champagne contribuisce a rallentare l’inesorabile e fisiologico calo della memoria dovuto all’invecchiamento cerebrale, sia naturale che anomalo. Una buona notizia per chi quando è al bar o al ristorante chiede le “bollicine” come bevanda. Si tratta di un alcolico non invasivo e per molti piacevole al palato.

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