6 ragioni per le quali continui a sanguinare anche quando il ciclo è finito (1 / 2)

6 ragioni per le quali continui a sanguinare anche quando il ciclo è finito

Il ciclo mestruale è una delle condanne più grandi delle donne per quel che concerne le problematiche che ne derivano, ma è anche il segno del fatto che esse siano fertili e dunque capaci di generare la vita. Questo dualismo fra estremi ha reso il ciclo soggetto di numerose teorie pseudoscientifiche e religiose nel corso dei millenni fra le varie culture, al punto che ancora oggi gli appartenenti a determinati substrati culturali considerano “impure” le donne durante le mestruazioni. Tra i problemi più comuni che può dare il ciclo, vi sono le perdite di sangue anche quando esso dovrebbe essere finito. Ecco i motivi più frequenti che portano a questi episodi.

La prima motivazione per la quale potresti subire perdite di sangue anche al di fuori della settimana canonica sono le mestruazioni irregolari, una problematica con la quale numerose donne sono costrette ad avere a che fare, loro malgrado. Di norma si tratta di un periodo tipico delle adolescenti, in quanto le cosiddette “tempeste ormonali” possono metterci mesi, se non addirittura qualche anno per stabilizzarsi e sintonizzarsi su un feedback ormonale regolare. Tuttavia in alcuni casi le mestruazioni irregolari perdurano anche nell’età adulta.

Il secondo motivo che può portarti ad avere perdite di sangue sospette è la mancata espulsione di alcune scorie risalenti al periodo della precedente mestruazione. Può accadere infatti che non tutto il materiale di scarto venga espulso nel corso dei canonici sette giorni, e che grumi di sangue scuro defluiscano solamente in un secondo tempo dopo essere rimasti più a lungo all’interno dell’utero.