6 incredibili confessioni di donne che hanno osato troppo (2 / 2)

Avevamo cominciato a vederci, ma non ero entusiasta di iniziare una sorta di ‘scopamicizia’. Lui tuttavia mi disse che avremmo potuto frequentarci senza mettere pressioni, giusto per vedere come sarebbe andata e per scoprire se la cosa sarebbe poi potuta evolvere in una relazione vera e propria. Così iniziammo a vederci e passammo dei bellissimi momenti insieme. Ma quando lo presentai ai miei amici come un corteggiatore, si indispettì molto dicendo che credeva che ormai avessimo una relazione!”. Anche in questo caso lei non è esattamente esente da colpe: meglio mettere le cose in chiaro.

Ho conosciuto un ragazzo che mi era subito piaciuto, era il classico colpo di fulmine, bastarono dieci minuti perché fossi già pazza di lui – ha raccontato un’altra giovane – così iniziammo ad uscire insieme. Ed uscire, ed uscire…ma le cose non progredivano. Alla fine ho deciso che ne avevo abbastanza dei suoi sospetti e delle sue indecisioni“. Un altro grande classico: l’eterno “vediamo come và” prolungato fino a quando l’interesse reciproco non viene ucciso dal fatto che le cose non vanno davvero mai avanti.

L’ultimo messaggio è veramente qualcosa di assurdo: “Pensava che stessi giocando con lui, che lo stessi illudendo, ed è scoppiato in una crisi d’ira assurda quando gli ho detto che avevo una persona che ci stava provando con me“. Specificazione necessaria: “Non aveva mai, mai detto niente riguardo al fatto che stessimo o meno insieme nei due anni durante i quali ci siamo frequentati, lasciando sempre le cose come stavano“. Qui c’è un bel concorso di colpa ragazzi: lui certamente dopo due anni di “pseudorelazione” avrebbe potuto dare qualche specificazione riguardo alle sue aspettative. E lei, ragazza vi frequentavate da due anni…quando pensavi di chiedergli cosa volesse fare con te?