“I suoi occhi erano blu, grandi e rotondi. Sentivo come se non stesse guardando me, ma dentro di me, come una macchina a raggi X”. In altre parole, l’uomo era nervosissimo e non riusciva a concentrarsi sul suo lavoro. Infatti al primo tentativo non riuscì a disegnarla come avrebbe voluto, per cui le chiese di tornare il giorno seguente. Charlotte tornò per tre volte e Kuman disegnò altrettanti ritratti della bella svedese. “Dopo che tornò per la seconda volta, capii che lei era ‘quella giusta’”.
Kuman scoprì che la donna era, appunto, svedese, del segno del Toro, suonava il flauto e possedeva una piccola foresta in Svezia, proprio come diceva la profezia! “Tu sarai mia moglie. È stato il destino a farci incontrare, così doveva andare”. Charlotte non si fece spaventare da queste affermazioni ‘forti’ come sarebbe potuto accadere ad altre donne (aveva 19 anni all’epoca, quindi lontana dalla maturità) e decise di ‘dare una chance’ al giovane artista indiano. I due trascorsero 3 settimane insieme prima che Charlotte tornasse a casa.
La storia, ovviamente, non finì lì. Dopo aver trascorso un anno e mezzo lontani, Kumar decise di vendere quel poco che aveva per comprarsi una bicicletta. Con pochi soldi e l’aiuto di alcune persone gentili conosciute lungo il ‘percorso’, l’uomo riuscì a percorrere quasi 10.000 km (9650) per vedere Charlotte. “Il più grande ostacolo erano i miei pensieri e i miei dubbi, null’altro” ha dichiarato. Qualche anno dopo i due si sono sposati, successivamente hanno avuto due bambini e oggi sono ancora innamorati, a distanza di oltre 40 anni dal loro primo incontro.