10 storie che meritano l’Oscar per il ‘peggior appuntamento di sempre’ (2 / 2)

Eravamo al bar. All’improvviso mi ha messo le mani attorno al collo. Solo per mostrarmi una sua mossa da ‘campione di karate’. Non mi ha fatto del male, ma mi ha umiliato tantissimo. Eravamo in un bar e tutti ci hanno guardato.

Eravamo a cena in un bel ristorante e tutto filava liscio. All’improvviso, lui fa cadere le posate e dice che c’era ‘qualcosa dietro di me’. Gli chiedo spiegazioni e mi dice che lui era un esperto del paranormale e che dietro di me vedeva ‘gente morta’. Mi sono alzata e sono tornata immediatamente a casa, da sola.

 Mentre eravamo a casa, all’improvviso si toglie un cerotto che aveva addosso e mi confessa che aveva un tatuaggio… con il nome della moglie. Poco dopo mi ha chiesto se mi andasse di conoscerla, sua moglie.

Primo appuntamento. Tutto sembrava andare per il verso giusto. Io ordino il secondo bicchiere di vino. Appena il cameriere me lo porta, lui prende il suo bicchiere mezzo pieno di birra, lo versa dentro il mio appena servito e dice: “Prendi, io non ne voglio più”. Io e il cameriere ci siamo guardati in faccia con lo stesso sguardo disgustato.

Primo appuntamento. Eravamo a cena, in un ristorante pieno. All’improvviso lui si alza la maglietta davanti a tutti, solo per mostrarmi i suoi piercing su entrambi i capezzoli. Primo… e ultimo appuntamento.

Il primo appuntamento? Lo abbiamo trascorso in un centro commerciale, a fare shopping. Shopping per un altro appuntamento che lei mi ha confessato di avere in quel fine settimana. La ciliegina sulla torta? È stata lei a fare il ‘primo passo’ e a invitarmi a uscire.