Notizie di cui non si vorrebbe mai parlare, eppure sono tragedie devastanti che colpiscono sempre più genitori, rimasti improvvisamente orfani dei loro piccoli.
Come si può sopravvivere alla morte di un figlio? Una domanda forte che, ad oggi, non trova una risposta univoca, in quanto si cerca, come si può, di andare avanti per avere giustizia e verità.
Lo si fa in nome di una piccola creatura che non fa più parte di questo mondo ma il cui decesso è avvolto ancora da mille dubbi. Si sopravvive affidandosi alla legge, alla fede, dedicandosi al volontariato, ad aiutare coloro che si sono trovati a vivere lo stesso dramma.
Ogni genitore orfano, sopravvive a suo modo, con una piaga sempre aperta, una ferita sempre viva che nessuno potrà mai rimarginare, in attesa di ricongiungersi un giorno, al suo angioletto.
Il 13 ottobre pomeriggio a Taggia, in provincia di Imperia, ha perso la vita un bimbo di soli due mesi. Il decesso del piccolo, figlio di due genitori stranieri che abitavano nella cittadina, è avvenuto tra le mura domestiche, nel loro appartamento in via Soleri. Ma vediamo cosa è accaduto.