Durante lo svezzamento possono manifestarsi tante intolleranza, coem ad esempio quella al latte o al glutine. L’intolleranza alle proteine del latte è tra le forme allergiche più comuni nella prima infanzia. Si può manifestare in diversi modi: i sintomi più frequenti sono quelli gastrointestinali (vomito, diarrea, mal di pancia), ma si posssono avere anche manifestazioni cutanee (eczema) e, meno frequentemente, possono intervenire anche problemi respiratori (asma).
Se prevalgono i disturbi intestinali, si può avere malassorbimento (il bimbo non riesce ad assorbire gli alimenti), con un rallentamento più o meno importante della crescita. In genere, però i casi con manifestazioni gastrointestinali sono quelli a prognosi migliore e i bimbi raggiungono spesso la tolleranza entro l’anno di vita. Al contrario, i bambini con manifestazioni extraintestinali tendono a rimanere intolleranti più a lungo (in alcuni casi addirittura fino all’età adulta).
Svezzamento e celiachia
La celiachia è una malattia che colpisce circa 3 bambini su 1000. Le mucose dell’intestino tenue non tollerano i cibi contenenti glutine, una sostanza proteica preente in diversi cereali, come il grano, il farro, la segale, e l’orzo, e nei prodotti che da essi derivano: pane, pasta e prodotti da forno.
Nei soggetti geneticamente predisposti, l’introduzione di quantità anche picollissime di glutine provoca delle risposte immunitarie abnormi a livello della mucosa intestinale, determinandone l’infiammazione cronica e la distruzione dei villi intestinali. La celiachia può essere presa in considerazione quando alcune settimane dopo aver cominciato a mangiare alimenti che contengono glutine, il bambino appare denutrito, irritabile, si muove poco, ha il pancino sempre più gonfio, al contrario del resto del corpo che appare sempre più magro.
Purtroppo non c’è cura e l’unico rimedio è la dieta: per tutta la vita andranno evitati i cibi che contengono il glutine. Non è facile, perchè la farina di grano entra come ingrediente in una grande quantità di prodotti. Fortunamente il mercato ci propone ogni giorno nuovi prodotti senza glutine.
Inoltre si può sempre ricorrere al mais, riso, tapioca, castagne e patate come fonti alternative di amido e utilizzabili tranquillamente perchè naturalmente privi di glutine. Non c’è dubbio che la celiachia rimane un forte disagio per chi ne soffre e per chi deve curarne l’alimentazione.
Rischio igienico
Il pericolo di scatenare un’allergia non è il solo da cui guardarsi nello svezzamento. Le difese ancora deboli del bambino lo rendono più vulnerabile anche alle tossinfezioni prodotte dai batteri, che si sviluppano sui cibi non ben conservati o manipolati. La salmonella e lo stafilococco sono solo due tra i microrganismi che possono causare disturbi gastroenterici, particolarmente pesanti e rischiosi per i bambini.