Ovulazione: ecco i metodi per calcolarla

Conoscere il periodo esatto dell' ovulazione è il metodo migliore per favorire il concepimento. Ecco come calcolarla e come riconoscerne i segnali per iniziare una gravidanza

Ovulazione: ecco i metodi per calcolarla

Identificare il periodo in cui si verifica l’ovulazione e si è, quindi, fertili è indispensabile per riuscire a concepire un bambino. Oltre agli stick per effettuare i test di ovulazione, è possibile applicare alcuni metodi di calcolo che permettono di identificare il periodo fertile della donna.

Si possono utilizzare questi sistemi anche come metodo anticoncezionale naturale, ma ricordate sempre che è opportuno, in questo caso, avere un’alta conoscenza del proprio corpo ed un ciclo abbastanza regolare.

L’inesattezza, a volte anche minima, di questi calcoli è correlata a molteplici fattori: stanchezza, sbalzi ormonali, irregolarità nel ciclo, che possono influenzarla in modo sostanziale. Resta comunque essenziale conoscere le caratteristiche del ciclo di una donna per riuscire ad effettuare i giusti calcoli.

Come funziona il ciclo

L’ovulazione avviene una sola volta per ciclo e le mestruazioni compaiono dopo circa 14 giorni dall’ovulazione. L’ovulo vive all’interno dell’utero per 24 ore.
Anche se avete rapporti alcune ore prima dell’ovulazione le possibilità di concepire sono alte perché gli spermatozoi sopravvivono fino a 72 ore all’interno delle sacche dell’utero.

Metodi di calcolo dell’ovulazione

Esistono vari metodi di calcolo dell’ovulazione, alcuni più efficaci, altri meno attendibili.

Metodo Ogino-Knaus

Pur essendo quello più conosciuto, questo criterio è il meno attendibile. Nato inizialmente come studio sulla fertilità femminile, fu trasformato, alcuni anni più tardi, in sistema contraccettivo naturale. Ebbe, però, uno scarsissimo successo, tant’è vero che in passato, i ginecologi affermavano, ironicamente, che la metà dei figli nati applicando questo sistema di calcolo erano figli di Ogino e l’altra metà di Knaus.

La concezione di calcolo dei dottori Ogino e Knaus considera che il ciclo è diviso in due periodi, quello fecondo (coincidente con l’ovulazione) e quello sterile. Tenendo presente le caratteristiche sopra elencate, in un ciclo della durata precisa di 28 giorni, l’ovulazione dovrebbe avvenire tra il 12º e il 16º giorno, perciò il periodo fecondo è compreso tra il 10º e il 18º giorno.

Metodo sintotermico

Questo metodo si basa sull’osservazione combinata del muco cervicale e della temperatura basale al risveglio. Il muco assume diverse caratteristiche a seconda del periodo del ciclo e allo stesso modo la temperatura basale varia, abbassandosi, quando avviene l’ovulazione.

Nella tabella sottostante potete vedere in che modo si può calcolare l’ovulazione.
Questo metodo, secondo approfonditi studi universitari, risulta essere altamente attendibile, quasi paragonabile ai contraccettivi per via orale.

Ovulazione: ecco i metodi per calcolarla

Tabella di calcolo Metodo sintotermico

Metodo Billings

Anche questo sistema di calcolo dell’ovulazione si basa sull’osservazione del muco vaginale. Infatti, a seconda dell’elasticità del muco si è più o meno vicino al picco di fertilità.
In pratica, quando il muco è assente, in un periodo chiamato “giorni secchi”, la donna è infertile. Al contrario, quando il muco è molto elastico e presente in quantità abbondante si ha il picco di fertilità e si può avere un’alta probabilità di concepimento.
Questo metodo può essere applicato in qualsiasi periodo della vita di una donna, anche durante l’allattamento.

È opportuno ricordare che tutti i metodi di calcolo della fertilità hanno alla base una grande conoscenza del proprio corpo e del ciclo mestruale e vanno presi con la massima serietà per non commettere errori significativi.

Essendo totalmente naturale, il sistema di calcolo dell’ovulazione, è un metodo di controllo delle nascite accettato dalla chiesa e, per questo, abbracciato da molte persone che vogliono avere una vita eticamente coerente con la fede religiosa.

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