“Non trovavo baby sitter per mia figlia down, poi ho scoperto che…” (2 / 2)

Si tratta di eccezioni di cui non vorrei mai parlare ma che accadono, proprio come il caso di cui sto per parlarvi, avvenuto nel 2016Luke, un piccoletto affetto da sindrome di down, ha problemi cardiaci e soffre anche di epilessia, necessitava di moltissime premure, al punto che la madre decise di farsi affiancare da una babysitter.

Un aiuto necessario, prezioso, specie per i bimbi più fragili. La donna, col passare del tempo, ha iniziato a notare che il suo adorato Luke aveva lo sguardo terrorizzato ogniqualvolta la tata Lillian arrivava nella loro abitazione per prestare servizio. Non riusciva a capire a cosa fosse dovuto l’improvviso cambiamento comportamentale del suo bambino.

Volendo assolutamente vederci chiaro, come avrebbe fatto qualsiasi genitore al suo posto, ha deciso di installare delle telecamere nascoste nel suo appartamento. Proprio dalla visione dei filmati immortalati dalle telecamere di videosorveglianza, è arrivata a chiudere il cerchio, a capire che cosa determinava nel piccolo Luke quel fortissimo stato di malessere. Analizzando i diversi frame,  è rimasta sconvolta da quello che è stato fatto al suo bambino.

In un filmato, la baby sitter era seduta sul minore, quasi schiacciandolo e bloccandogli le gambe, in modo che non potesse dimenarsi, nel disperato tentativo di mettergli i pantaloni, in un altro, invece, lo trascina, prendendolo dai piedi, per la stanza, in modo da fargli eseguire i suoi ordini. Luke, impaurito, in un video, implorava l’aiuto della sua mamma.

Quest’ultima, nell’osservare tutte le violenze cui il suo bambino è stato sottoposto, era incredula, distrutta dentro, come se qualcuno le avesse pugnalato il cuore. Sconvolta, si è rivolta immediatamente al commissariato di polizia del luogo, per segnalare l’accaduto e la donna è finita in tribunale con un’accusa gravissima: quella di abusi su minori, senza mai pentirsi o pronunciare una sola parola di scusa nei confronti della famiglia della vittima. Luke, dal suo canto, avendo subito un fortissimo trauma, ha impiegato moltissimo tempo per poter metabolizzare cosa gli è successo. Una storia dell’orrore, sventata grazie alla lungimiranza di una madre che ha saputo cogliere in flagrante colei che ha maltrattato il suo bambino.