Angela Celentano, a pochi giorni dall’avvistamento in Sud America arriva il comunicato del padre (2 / 2)

Una speranza è arrivata, nei giorni scorsi, da una segnalazione giunta dal Sud America. Lo stesso Catello, duramente provato da 26 lunghi anni senza poter sapere nulla su quanto accaduto alla sua figliola, ha rilasciato, subito dopo aver appreso la notizia che riaccende i riflettori su questo caso, un’intervista. Queste le sue parole: “C‘è una ragazza che assomiglia a nostra figlia. Stiamo verificando una serie di elementi prima di procedere, qualora dovesse esserci un riscontro positivo, col test del Dna”.

Un barlume di luce infondo a quel tunnel si inizia a vedere ma i Celentano non vogliono spingersi oltre, per evitare di rimanerci male qualora non dovesse trattarsi della loro adorata figlia. Intanto l’immagine di Angela, realizzata con l’ausilio di uno speciale software che si avvale della tecnologia più avanzata, dall’associazione Missing Angels Org, con sede in Florida (Usa), è stata diffusa sui database dedicati alle persone scomparse nel mondo e sui diversi social network.

Si tratta di una age progression, ossia di un invecchiamento, una riproduzione di una foto simile a come Angela sarebbe ora, frutto dell’elaborazione dei tratti somatici dei componenti del nucleo familiare, quindi di Catello, Maria e delle loro due figlie,Rosa e Noemi.

La questione per il momento è tutta da verificare e la speranza è l’ultima a morire anche perché la segnalazione riguarda una ragazza molto somigliante, per tratti somatici, alla Celentano. Catello ha dichiarato: “Questa ragazza sembrerebbe compatibile con Angela anche per una serie di dettagli. Per ora stiamo facendo alcuni accertamenti. Poi, qualora il riscontro dovesse essere positivo, si procederà con la prova del Dna”.

Riguardo al pensiero che si è fatto circa la scomparsa misteriosa della figlia dal monte Faito, Catello ha affermato: “L’idea che ho oggi e la stessa che avevo 26 anni. Credo si tratti di una ‘questione illegale’, mettiamola in questi termini. Così come penso che, se al posto suo ci fosse stata un’altra bambina o bambino, non sarebbe cambiato nulla per i presunti rapitori”.