Neonato di due mesi trovato morto nella culla dalla mamma (2 / 2)

La tragedia si è consumata in un’abitazione di Artena, alle porte di Roma, nella notte tra sabato e domenica scorsi e la drammatica notizia è rimbalzata, in men che non si dica, dalle testate locali a quelle nazionali. A ritrovare il piccolo, privo di conoscenza, nel suo lettino, sono stati i genitori che hanno provato a rianimare il loro bambino. In preda alla disperazione, senza avere nessun risultato, hanno allertato immediatamente i soccorsi.

I sanitari sono giunti tempestivamente sul posto, con un’ambulanza dell’Ares 118 e un’auto medica. Sono stati minuti durati un’eternità  in cui si è provato a salvare il neonato dalla morte ma purtroppo ci si è dovuti arrendere ed è stato comunicato il decesso del piccolo. Un’altra vita salita in cielo così prematuramente che getta nello sconforto tutti gli italiani dal cuore sensibile; tutti coloro che un briciolo di sensibilità ce l’hanno e che riescono ad immedesimarsi nello strazio altrui.

I soccorritori, subito dopo la tragedia, hanno informato dell’accaduto i carabinieri della compagnia di Colleferro cui spetta il compito, non certo facile, di ricostruire la dinamica dei fatti. E’ già certo che sul corpicino senza vita del neonato non ci sono segni di violenza. In questa settimana verrà effettuata l’autopsia al fine di accertare le cause della morte.  Ovviamente nessuna pista  viene tralasciata, dal rigurgito a un problema improvviso di respirazione, verificatosi durante la notte, nel sonno, senza lasciare alcuna speranza al piccolo.

Tra le ipotesi più plausibili, la Sids (Sudden Infant Death Syndrome), ossia la sindrome della morte in culla, detta anche morte improvvisa del lattante. Con tale termine si intende il decesso improvviso e inspiegabile di un bambino al di sotto dell’anno di età, più frequente tra il primo e il quinto mese di vita, che rientra tra le cause principali di morte di un bimbo entro il primo anno. Per ridurre il rischio di SIDS, dagli anni Novanta è stata avviata in tutto il mondo una campagna informativa che invita i genitori a far dormire i loro piccoli a pancia in su.

Da evitare il surriscaldamento eccessivo, il fumo passivo, l’alimentazione con latte artificiale, le malattie febbrili intercorrenti e dormire su superfici inadatte con troppe coperte o cuscini. I bimbi più a rischio sono quelli nati prematuri, con basso peso alla nascita o figli di madri fumatrici in gravidanza. Una tragedia, quella verificatasi ad Artena che, ancora una volta, unisce l’Italia intera attorno al dolore di due genitori completamente devastati, cui rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze.