Nasce senza occhi, sua mamma si rifiuta di tenerlo. Il motivo è da brividi (2 / 2)

Il mio pensiero è comune a quello di molte donne ma non a tutte, dato che la cronaca nera, italiana ed estera, ci fa risvegliare da questa concezione idilliaca della gravidanza, mostrandoci, l’altro lato della medaglia; quello costituito da chi un figlio non lo vuole e lo abbandona. Proprio come accade con i giocattoli, c’è quello che colpisce per l’involucro e quello che, al contrario, è più accattivante nel contenuto.

Una madre si è fermata all’esteriorità del figlio che ha dato alla luce, per poi decidere di abbandonarlo solo perché nato senza occhi. E’ questa la triste storia del piccolo Alexander K , noto come Sasha; un bimbo sanissimo che è affetto da una rara sindrome da anoftalmia SOX2. Questo splendido piccolino che vedete in foto non vedrà mai a causa della sua condizione.

Colei che gli ha dato la vita, essendo cresciuta in un orfanotrofio russo, ha deciso, già prima della sua nascita, di rinunciare a lui, non sentendosi capace di potergli dare l’aiuto di cui avrebbe bisogno. Questa è stata la sua motivazione ad un abbandono…. una motivazione che ha innescato non poche critiche tra gli utenti che si sono imbattuti, per puro caso, in questa triste storia.

A prendersi cura del piccolo è stata un’infermiera della città siberiana di Tomsk, descrivendolo come un bimbo sorridente, allegro, che ama nuotare; un bimbo unico anche perché, contrariamente alla maggior parte dei bimbi nati con questa sindrome rara, che hanno molti altri problemi, il suo stato di salute è ottimo. Sasha aveva solo 2 cisti benigne sulla fronte asportate chirurgicamente ed è uno dei 3 bambini al mondo senza bulbi oculari.

Il piccolo è in attesa di adozione o affidamento, con la speranza che possa trovare una famiglia amorevole che si prenda cura di lui, che lo accetti così com’è, nella sua specialità. L’infermiera che si è presa cura di lui, lo ha portato San Pietroburgo per l’impianto di piccolissime sfere oculari, affinché il suo volto non si deformi durante la crescita. Chi avrà la fortuna di averlo in adozione, dovrà assumersi la responsabilità e l’impegno di sottoporlo a regolari controlli ed operazioni.