La mortadella in gravidanza è uno degli alimenti che le donne maggiormente desiderano. Il panino con questo salume è uno degli spuntini più amati dagli italiani, quello che rende felice ogni persona alle 10:30 del mattino.
E’ideale se accompagnata al provolone o a qualche altro formaggio, per tale ragione è molto gettonata pure durante gli aperitivi o gli apericena ed è estremamente difficile rinunciare a questa prelibatezza se si è incinta.
Ma si può mangiare la mortadella in gravidanza? Questa è una domanda che molte donne si pongono. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e di dare una risposta a questa fatidica domanda.
Mortadella e toxoplasmosi: si o no?
Partiamo dal presupposto che, durante la gravidanza, è importante seguire uno stile di vita sano, mangiando frutta e verdura, almeno cinque volte al giorno. Sono da evitare, invece, gli zuccheri e gli insaccati. Per chi è incinta, però, è quasi impossibile rinunciare a qualcosa di dolce, pertanto, al posto di evitarli, possiamo dire che andrebbe ridotto il loro consumo. Stesso discorso vale per i salumi, con la differenza, tuttavia, che alcuni di essi possono far contrarre la toxoplasmosi, una delle malattie più temibili durante la gravidanza.
Pur riducendone le porzioni, quindi, la mortadella in gravidanza si può mangiare, perché si tratta di un salume cotto, come il prosciutto. Sono, assolutamente, da evitare, invece, i salumi crudi come il prosciutto crudo, il salame, la bresaola, il capicollo e la pancetta. La mortadella, nello specifico, segue un percorso di preparazione che la porta ad essere lavorata ad una temperatura molto alta. Questa temperatura riesce ad eliminare i batteri ed i protozoi, tra i quali il toxoplasma. Tale protozoo o parassita è il responsabile della toxoplasmosi e se si supera la temperatura di 60 gradi esso diventa inattivo.
Nello specifico, la mortadella viene realizzata con carne di maiale tritata, alla quale viene aggiunto qualche pezzo di lardo a cubetti e diversi aromi. Il tutto viene poi insaccato e cotto, come abbiamo visto, ad una temperatura superiore ai 60 gradi, generalmente la temperatura ideale è di 90 gradi. La cottura viene svolta per diverse ore e per le mortadelle più grandi, si può protrarre anche per alcuni giorni.
Mortadella in gravidanza: precauzioni
Anche se abbiamo escluso il rischio di contrarre la toxoplasmosi, mangiando la mortadella, è bene seguire alcuni utili accorgimenti, per evitare ogni possibile contagio e nello specifico:
Lavarsi accuratamente le mani che hanno toccato salami o carne cruda. Anche se non li deve mangiare, per una mamma è difficile non avere a che fare con cibi crudi. Proviamo a pensare, ad esempio, ad una donna incinta che deve impastare delle polpette o preparare il sugo con la carne. Queste azioni quotidiane possono essere molto pericolose se, poi, con le stesse mani, si mette in bocca una fetta di mortadella o qualsiasi altro alimento. E’ bene quindi, se siete in dolce attesa, lavarvi accuratamente le mani dopo aver toccato la carne o qualche salame non cotto. La stessa cosa vale per i coltelli o le posate, che vanno sempre lavati con acqua calda o in lavastoviglie.
Fare attenzione all’affettatrice. Se siete al supermercato e state acquistando qualche fetta di mortadella, fate bene attenzione che su quell’affettatrice non sia stato precedentemente posizionato e tagliato qualche salume crudo. Per una maggiore sicurezza chiedete al salumiere di disinfettare l’affettatrice con l’apposito spray, prima di tagliare la vostra mortadella. Per evitare ogni rischio, è possibile acquistare quella in fette, già confezionata oppure quella che si vende a piccoli pezzi, sempre ermeticamente chiusa, che potrete affettare a casa, a vostro piacimento.
Limitare le dosi. Come abbiamo visto, si può mangiare la mortadella in gravidanza, ma è sempre bene non esagerare con i salumi, cercando di consumarne una quantità minima.