Martina Patti racconta gli ultimi minuti di vita della figlia Elena (2 / 2)

Poi, racchiudendo il corpicino della piccola in 5 sacchi di plastica, l’ha sepolta parzialmente in un terreno incolto, distanza dall’abitazione solo 200 metri. Il resto è riportato sui principali siti: dopo aver inscenato il rapimento della bambina all’uscita dell’asilo, da parte di 3 uomini incappucciati, si è prima recata a casa e poi, con i familiari, è andata a sporgere denuncia di scomparsa.

Ma le speranza di ritrovare in vita la piccola, le ricerche che si sono attivate immediatamente, sono state vanificate, nemmeno 24 ore dopo che della bimba si perdessero le tracce, con l’agghiacciante confessione della madre che non sa spiegare i motivi per cui l’ha uccisa. Una cosa è certa: il sorriso di Elena, la sua spensieratezza, la sua vivacità, si sono persi per sempre.

Martina Patti ricorderebbe gli ultimi minuti di vita della figlia. Elena aveva trascorso la domenica con i nonni paterni, dormendo con la zia. Il lunedì, suo ultimo giorno di vita, la nonna l’ha accompagnata all’asilo, come gli altri giorni e la madre è andata a riprenderla intorno alle 13.

Nell’interrogatorio agli inquirenti, la Patti ha dichiarato: “Elena ha voluto mangiare un budino, aveva già mangiato a scuola, poi ha guardato i cartoni animati dal mio cellulare. Io stiravo, in serata dovevamo andare da un amico di famiglia per festeggiare l’onomastico insieme ai miei genitori e la bambina era contenta”.

Un racconto dell’orrore, cui si aggiungono queste agghiaccianti parole: “Quando ho colpito Elena avevo una forza che non avevo mai percepito prima. Non ricordo la reazione della bambina mentre la colpivo, forse era ferma. Ricordo che ho pianto tanto”. Elena è morta per 7 coltellate, inflitte sulla schiena e nel collo, dalla persona che avrebbe dovuto proteggerla.