Martina Patti, l’agghiacciante rivelazione dei carabinieri: "Cosa fa in carcere"

Si tratta della 24enne che nella giornata del 13 giugno ha ucciso la figlioletta di quasi 5 anni a Mascalucia, in provincia di Catania. I dettagli rivelati dalle autoritĂ  sono agghiaccianti.

Martina Patti, l’agghiacciante rivelazione dei carabinieri: "Cosa fa in carcere"

In tutta Italia ormai non si fa che parlare di altro, ovvero dell’orribile delitto avvenuto in questi giorni a Mascalucia, piccola cittadina siciliana che si trova nella Città Metropolitana di Catania, nell’omonima provincia. Secondo quanto emerso dall’attività di indagine, la madre, la 24enne Martina Patti, avrebbe inscenato nella giornata del 13 giugno il rapimento della sua bambina, Elena Del Pozzo, quasi 5 anni, mentre si trovava in auto con quest’ultima attorno alle ore 15:00.

La donna aveva poi fatto denuncia di scomparsa presso la compagnia dei carabinieri di Mascalucia, i quali hanno proceduto subito con le indagini notando sin dai primi momenti delle incongruenze nel racconto della donna. Per tutta la notte tra il 13 (giorno del delitto) e il 14 giugno la madre, assieme al padre, ai nonni e ad altri parenti sono stati ascoltati nella locale caserma dei carabinieri, dove sono giunti anche i magistrati della Procura della Repubblica. Nelle prime ore del 14 giugno la madre è scoppiata a piangere mentre la Scientifica eseguiva una perquisizione i rilievi in casa sua, per cui ha poi confessato lei stessa di aver ucciso la figlioletta. Il movente resta ancora un mistero, la giovane era separata dal suo ormai ex compagno e secondo chi indaga la donna temeva che la bimba potesse affezzionarsi alla nuova compagna di quest’ultimo. 

La prima notte in carcere

Martina Patti è quindi accusata dell’omicidio della piccola Elena, e per questo è stata tradotta in carcere in stato di fermo con l’accusa di omicidio. La donna si trova attualmente rinchiusa nel carcere femminile di piazza Lanza a Catania ed è sorvegliata a vista 24 ore su 24, questo in quanto si vuole evitare che la donna compia gesti estremi.

In queste ore il suo legale ha rilasciato alcune dichirazioni alla stampa nazionale. Nella giornata di giovedì 16 giugno la Procura conferirà l’incarico al medico legale che effettuerà una autopsia sul corpo della piccola Elena, colpita molto probabilmente con alcune coltellate, forse sette. 

“Ha agito come se non fosse lei come se avesse avuto una forza sovrannaturale alla quale non ha potuto resistere e non c’è stato un pensiero che l’ha potuta frenare” – queste sono state le parole di Gabriele Celesti, avvocato difensore della donna, il quale è stato anche pesantemente insultato per queste parole. A tal proposito il legale afferma che “il ruolo del penalista non è quello di difendere il reato, ma quello di tutelare, sempre, un principio sancito dalla nostra Costituzione” – queste le parole di Celesti. Il comune di Mascalucia, paese dell’Etna, è a lutto e ha sospeso i festeggiamenti esterni per il Patrono, San Vito.

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