Ognuno ha il suo modo di esser mamma. In fin dei conti, genitori non si nasce ma lo di diventa per cui, qualsiasi madre o padre ha la possibilità di esercitare la genitorialità come meglio credono (ovviamente senza sconfinare nell’illegalità).
Ci sono genitori iper apprensivi che vanno in ansia per qualsiasi cosa; genitori per i quali il panico è una costante e che, alla minima caduta del loro piccoletto, chiamano il 118, e genitori che tendono a minimizzare l’accaduto per non far preoccupare il loro figlioletto.
Ci sono madri che di premura ne hanno da vendere ed altre che, pur avendo a cuore la vita dei loro bambini, cercano di tenere sotto controllo la situazione, senza sconfinare in pressioni verso i piccoli.
Insomma, il discorso è molto lungo, si apre a molteplici argomentazioni poiché ognuno ha, riguardo alla gestione del suo ruolo genitoriale, il suo punto di vista ben preciso.
Ci sono dei comportamenti, posti in essere da alcune madri o da alcuni padri che non riescono a passare in osservati, proprio come l’episodio che sto per raccontarvi, proveniente dall’Arizona.