Una storia che mi ha rapito il cuore, sin da quand ho letto le prime parole con cui una neomamma ha deciso di raccontare quel che molte non troverebbero la forza di fare .
Una storia cruda che invita a riflettere su quanto un lieto evento possa essere traumatizzato da chi dovrebbe far di tutto per tutelarci, proteggerci. Manca una famosa parola, di cui alcuni ignorano il significato: empatia.
Ogni paziente non è un numero, non è un posto letto che va liberato il prima possibile per lasciar il posto ad un altro. Ogni paziente, prima ancora d’esser ricoverato, è un individuo che va rispettato.
Torno a bomba sul concetto di rispetto, quello che dovrebbe esserci in tutti gli ambiti, misto alla sensibilità , che non ha mai arrecato danni. Sono valori caduti nel dimenticatoio ma che necessitano d’essere rispolverati.
Ribadisco. In tutti gli ambiti, a maggior ragione in quelli che dovrebbero curare e non turbare psicologicamente. Quanto accaduto alla neomamma Melania ha davvero dell’assurdo. Intervistata dai microfoni di Fanpage, ha scelto di raccontare la sua storia.