La storia del neonato attaccato al ventre del padre (2 / 2)

Quando un giovane donna si è recata in ospedale, i medici le hanno comunicato che il parto stava per iniziare, ma a questo hanno aggiunto delle precisazioni raggelanti, quelle che nessuna madre vorrebbe mai sentirsi dire. Il bambino che portava in grembo, non aveva possibilità di sopravvivenza e, anche se fosse sopravvissuto per miracolo, avrebbe comunque avuto molte disabilità come l’udito, la vista e l’incapacità di camminare.

Contrariamente ad ogni aspettativa, il neonato è venuto al mondo. Un piccolo scricciolo che, sino all’ultimo, ha voluto lottare per la vita, mostrando tutto il suo attaccamento alla dimensione terrena, tra lo spavento dei suoi due genitori, Jenny e papà Ra’Sean, che hanno lottato, pur di tenerlo in vita. Il piccolino ha avuto un’emorragia cerebrale di terzo grado, oltre a diversi problemi ad entrambi i lati del cervello.

I medici, a quel punto, hanno optato per un metodo di trattamento davvero commovente, quello del canguro. In molti, forse, l’avranno già sentito nominare. Si tratta di una metodologia utilizzata per i bimbi prematuri o con basso peso alla nascita, che vengono posizionati sul petto della madre o del padre con solo sei legati e un copricapo.

Il papà ha così la possibilità di trasmettere tutto il suo calore al figlio, con importanti benefici tra cui il miglioramento della respirazione e del ritmo cardiaco del prematuro. La voce paterna o materna, sono essenziali per favorirne lo sviluppo neurologico e mentale. Con questo metodo, la temperatura corporea del piccolo viene preservata, oltre a stabilire con i genitori un legame psicologico.

Sono stati mesi difficili, ben 4 mesi in ospedale ma Fontaine è stato più forte di tutto e tutti, riuscendo a vincere la sua battaglia più grande: quella per la vita. In men che non si dica, la sua storia è finita sui principali social e ha fatto il giro del mondo, con un boom di like e condivisione, indice di quanto questo piccolo scricciolo sia stato amato. Fontaine oggi ha un anno, gode di ottima salute ed è diventato una celebrità per cui non potevamo che aspettarci un lieto fine così. La vita ancora una volta ha trionfato, superando ogni aspettativa, ogni paura, ogni ostacolo. Un invito a non perdere mai la speranza, anche nei periodi più bui, quelli carichi di sofferenza, di dolore, in cui sembra remarci tutto contro.