Italia, neonato abbandonato all’interno di un cassonetto dei rifiuti (2 / 2)

A Villanova Canavese, in provincia di Torino, un signore di 49 anni è stato attirato da alcuni gemiti provenienti da un cassonetto dei rifiuti che hanno squarciato il silenzio. Così, ha voluto vederci chiaro, capire da dove provenissero, chi li emettesse.

In pochi secondi, si è trovato dinnanzi ad una macabra scoperta: un neonato, chiuso in un sacchetto di plastica, con la placenta e cordone ombelicale ancora attaccati. Un tremendo rinvenimento, uno di quelli che lascerebbe pietrificati tutti, anche i meno sensibili.

L’uomo non ha perso tempo, allertando tempestivamente il 118 in modo da salvare il piccolo che, per fortuna, era ancora vivo. Nel luogo sono sopraggiunti i medici del 118 e i carabinieri, che si sono trovati dinnanzi agli occhi una scena surreale. Ogni minuto è prezioso in questi casi, così si è provveduto immediatamente a trasportare il neonato presso l’ospedale di Ciriè. Ma come sta ora?

Per fortuna, è riuscito a sopravvivere alle rigide temperature di questi giorni ed è stato chiamato Lorenzo. In un’intervista rilasciata a La Stampa, il 49enne che ha rinvenuto il neonato, ha raccontato cosa è accaduto in dettaglio e le sue parole sono a dir poco sconvolgenti perché descrivono analiticamente la situazione in cui si è trovato: “In un primo momento pensavo a un animale, ma animale è la persona che lo ha sbattuto lì. Fuori ci saranno stati un grado o due sotto lo zero: quanto avrebbe resistito il piccolo?”.

Ad oggi non abbiamo ulteriori notizie su chi sia il maschietto, su tre chili, dalla pelle chiara, ritrovato nel cassonetto dei rifiuti. Sono in corso le indagini dei carabinieri, in collaborazione con il comando provinciale di Torino, che hanno inviato a Villanova Canavese degli esperti. Allo stato attuale, le attenzioni sono focalizzate su una donna che, forse col suo compagno, avrebbe abbandonato il piccolo. Ovviamente seguiremo il caso, fornendovi i dovuti aggiornamenti.