Quand’ero bambina mi divertivo a giocare con poco, per strada, con i miei compagni. Giocavamo alla classica campana, a nascondino, a pallavolo. Ci facevamo cercare ovunque, senza il rischio di andare incontro a dei mostri.
Non parliamo di secoli fa, eppure qualcosa è cambiato. Cosa sta accadendo nella nostra società, da non poter giocare neppure in un parco in pieno pomeriggio? Cosa sta succedendo, dato che sempre più piccoli scompaiono nel nulla, inghiottiti in pochi metri di strada?
E’ difficile, per i genitori, mettere da parte ogni paura, pur di cedere alla richiesta dei loro figli di recarsi a scuola autonomamente, a piedi, magari con altri amichetti.
E’ difficile lasciarli andare ad un’attività post-scolastica, effettuata nel pomeriggio. Perché i tempi sono cambiati, decisamente cambiati… e questo ce lo dimostra la cronaca.
Sono tanti gli episodi di molestie ai danni di minori, non solo tra le mura domestiche ma anche durante uno spensierato pomeriggio al parco, ad esempio, proprio come accaduto ieri a Cagliari.