Ilona Staller, il racconto da brividi sul figlio (2 / 2)

Nuove grane per la Staller con il figlio primogenito, che già nel 2010 fece parlare di sè quando fu indagato dalle forze dell’ordine per spaccio di sostanze stupefacenti. In quell’occasione i carabinieri perquisirono l’abitazione dell’ex parlamentare, dove effettivamente rinvenirono la droga nascosta nel garage dell’abitazione.

Il figlio 17enne della Staller fu denunciato e finì in una comunità di Civitavecchia, mentre la madre venne segnalata alla procura di Roma con l’accusa di “aver impedito l’operato dei carabinieri” arrivati nella sua abitazione. A distanza di oltre 10 anni dall’accaduto, Ilona Staller si è trovata nuovamente a fare i conti con i problemi di tossicodipendenza del figlio.

Oggi 31enne, il figlio della Staller è finito in manette proprio su denuncia della madre, che avrebbe raccontato di essere stata minacciata con un taser per ottenere dei soldi. Peraltro il taser è un dispositivo ad impulsi elettrici attualmente in dotazione in Italia a polizia, carabinieri e Guardia di Finanza; un arma vera e propria per la cui detenzione è necessario il porto d’armi.

Nell’udienza per direttissima a piazzale Clodio, Ludwig Maximillian Koons si è difeso sostenendo che si trattasse di un regalo in un amico e che non sapeva fosse illegale. Inoltre, pur avendo ammesso di aver avuto più di qualche litigio con la madre, non le avrebbe mai puntato l’arma contro per estorcerle del denaro.

Starà al tribunale appurare o meno la veridicità delle accuse della Staller, ancora profondamente turbata dal gesto del figlio. Visti i precedenti del ragazzo, il racconto dell’ex parlamentare pare piuttosto verosimile. A distanza di oltre 10 anni da quella perquisizione dei carabinieri, il figlio della Staller è finito nuovamente nei guai con la giustizia.