Funerali piccola Diana, la commovente decisione poco fa (2 / 2)

I funerali si terranno lontano da quelle poche stradine che la piccola aveva conosciuto senza mai correre e divertirsi come tutti i bambini della sua età, ma solo nel suo passeggino, come la vedevano i vicini di casa. L’ultimo addio non avverrà nella chiesa dove avrebbe dovuto tenersi il suo battesimo, quello che non c’è mai stato, perché anche quello è stato inventato dalla Pifferi per mettere in tasca qualcosa.

Ora di Diana resta solo il triste ricordo di chi ha conosciuto la sua storia, e che ha voluto ricordarla con pupazzetti, palloncini, bigliettini, lumini. E’ un continuo viva vai di gente, straziata dal dolore, che lascia qualcosa affisso al cancello del monolocale di via Parea, quello in cui la piccola è deceduta.

Diana verrà salutata nella parrocchia Santi Pietro e Paolo a San Giuliano Milanese e lì, al termine della straziante cerimonia che segna il distacco tangibile tra la vita terrena e quella ultraterrena, per chi la fede ce l’ha nel cuore, verrà sepolta.

A celebrare la funzione religiosa sarà don Luca Violoni, alla presenza del sindaco di Milano, Beppe Sala, in rappresentanza di una comunità sconvolta, che non riesce più a credere a nulla, mentre Palazzo Marino contribuirà alle spese del funerale, insieme all’amministrazione di San Giuliano Milanese, che sarà rappresentata dal sindaco Marco Segala.

Intanto le pagine social dei parenti della piccola sono inondate di minacce e insulti, in particolare di chi si chiede come sia stato possibile che nessuno si sia accorto di nulla. Intervistata da TG Lombardia, la nonna ha dichiarato: “La vedevo tutti i giorni in videochiamata. Era bella, la bambina, era allegra” e riguardo ai ripetuti weekend in cui la bimba veniva lasciata da sola, ha sempre detto di non saperlo, dato che la figlia sabato e domenica non rispondeva al telefono, mentre loro si sono sempre fidati.  Il rimprovero è rivolto anche al quartiere, al vicinato. In molti si chiedono come mai nessuno abbia sentito neppure un urlo di disperazione o un pianto provenire dall’abitazione in cui Diana è morta.