Esami in gravidanza: quali fare mese per mese, gratuiti e a pagamento

Gli esami in gravidanza sono fondamentali per verificare come procede la gestazione, lo stato di salute della madre e del feto. Quali sono quelli da fare mese per mese? Quando sono a pagamento e quando invece sono esenti da ticket?

Esami in gravidanza: quali fare mese per mese, gratuiti e a pagamento

Gli esami in gravidanza sono fondamentali per fare in modo che la gestazione prosegua in maniera corretta. Durante i nove mesi la donna gravida viene sottoposta a periodiche visite ed analisi, finalizzate a capire lo stato di salute di lei stessa e del feto. Anzi, quando una donna decide di intraprendere una gravidanza, ancor prima che questa inizi, può eseguire una serie di accertamenti preconcezionali, utili per prevenire ad esempio la toxoplasmosi, o altre infezioni e patologie, che possono creare problemi nel periodo di gestazione.

Sin dalle prime fasi della gravidanza, la donna viene seguita dal proprio ginecologo, il quale sceglie una serie di esami ed analisi da effettuare mese per mese, alcuni di routine, altri specifici in base alla situazione in cui procede la dolce attesa.

Gli esami da fare in gravidanza si dividono tra il primo, il secondo e il terzo trimestre fino al parto. Vediamo nel dettaglio quali sono, sia gratuiti che a pagamento.

Analisi del sangue gravidanza

Analisi del sangue in gravidanza

Esami in gravidanza mese per mese

Gli esami in gravidanza si suddividono generalmente mese per mese: vengono indicati e prescritti dal ginecologo che segue la donna incinta.

Gli esami del primo trimestre si effettuano entro la quattordicesima settimana di gravidanza, ovvero 13 settimane e 6 giorni. Ecco quelli più comuni:

  • Beta Hcg: viene fatto subito dopo il test di gravidanza positivo. Si tratta del dosaggio delle Beta Hcg: è l’esame che tutte le donne si vedono prescrivere all’inizio della gravidanza dal proprio ginecologo.
  • Test di translucenza nucale: è finalizzato a valutare la probabilità di malformazioni del feto. Si esegue tra la decima e la quattordicesima settimana.
  • Esame completo urine: include il sedimento urinario e serve a rilevare eventuali infezioni delle vie urinarie, malfunzionamenti renali o indicare l’eventuale presenza di diabete. Se ne effettua uno al trimestre generalmente.
  • Esami del sangue: sono diversi, tra cui l’emocromo completo, il gruppo sanguigno (A,B, AB, 0) e Rh (negativo o positivo), sideremia (concentrazione ferro nel sangue), glicemia, creatininemia. Si possono ripetere più volte durante la gravidanza.
  • Test di Coombs indiretto: si effettua con l’eventuale incompatibilità del sangue materno con quello fetale, quando la madre è per esempio Rh negativo e il padre positivo. In tal caso la madre può produrre anticorpi, che, a contatto con la placenta, possono danneggiare i globuli rossi del feto (Men, malattia emolitica del bambino).
Translucenza nucale

Translucenza nucale

Altri esami da fare in gravidanza

Altri accertamenti da fare nei primi tre mesi di gravidanza sono:

  • Controllo pressione arteriosa: si effettua in ogni visita dal ginecologo, è molto importante perché la pressione sanguigna durante la gravidanza può essere sottoposta a sbalzi, per i cambiamenti a cui va incontro l’organismo.
  • Ecografia ed esplorazione transvaginale: solitamente si effettua durante la prima visita ginecologica, e consente di controllare l’intero apparato attraverso una sonda a ultrasuoni inserita in vagina.
  • Prima ecografia: si esegue tra la sesta e l’undicesima settimana di gravidanza, permette di vedere il funzionamento del cuoricino del feto.
  • Ecografia morfologica: è uno degli esami più importanti e se c’è rischio può essere ripetuto più volte durante la gravidanza. Permette di vedere la morfologia del feto e quindi eventuali malformazioni.
  • Controllo del peso: più o meno in tutte le visite ginecologiche, il medico controlla se ci sono importanti variazioni di peso nella donna gravida. Di fatto è molto importante tenere sotto controllo il peso corporeo della donna in gravidanza, che può incidere notevolmente sulla salute del feto.
  • Pap test: viene solitamente effettuato nei programmi di screening preconcezionali, se non se n’è fatto uno di recente, va eseguito all’inizio della gestazione.

Esami da fare nel secondo e terzo trimestre di gestazione

Nel secondo trimestre di gravidanza vengono invece eseguiti i seguenti esami, oltre a quelli che si ripetono ogni mese indicati sopra, come il controllo del peso e della pressione arteriosa:

  • Bi-test e tri-test: si effettuano tramite prelievo di sangue venoso e sono utili per analizzare la probabilità di avere bambini con malformazioni o anomalie cromosomiche. Si eseguono tra la quindicesima e la diciassettesima settimana di gestazione.
  • Controllo dell’alfafetoproteina: si effettua generalmente tra la quattordicesima e la sedicesima settimana. E’ un esame del sangue specifico per evidenziare una quantità alta di Afp, che potrebbe essere sintomo della sindrome di Down o di malformazioni del tubo neurale.
  • Ecografia ad alta risoluzione: definita anche ecografia di secondo livello, è l’ecografia fetale che permette di vedere meglio l’immagine del feto.
  • Test di O’Sullivan o curva e minicurva glicemica: si esegue tra le settimane 24 e 28 e serve a diagnosticare il diabete gestazionale.
  • Amniocentesi e villocentesi: sono utili per verificare eventuali anomalie cromosomiche del feto. Di regola vanno eseguite tra la settimana 15 e la 18.
  • Cordocentosi: si esegue spesso se l’amniocentesi ha rilevato anomalie cromosomiche. Viene effettuata attorno alla diciottesima settimana di gravidanza.

In caso di gravidanza a rischio ogni mese si ripete anche l’ecografia morfologica.

Molti esami sono gratuiti, altri a pagamento

Molti esami sono gratuiti, altri a pagamento

Invece gli esami da fare nel terzo trimestre di gravidanza sono: il tampone vagino-rettale (individuazione dello streptococco beta-emolitico di gruppo B) nella settimana 35 circa, il monitoraggio del battito cardiaco fetale. Anche negli ultimissimi mesi di gestazione, il ginecologo verificherà la pressione arteriosa della gestante, il peso corporeo, prescriverà analisi del sangue e delle urine ed eseguirà l’ecografia morfologica ed ecodoppler in caso di gravidanza a rischio.

Gravidanza: esami gratuiti e a pagamento

La maggior parte degli esami in gravidanza sopra descritti sono esenti da ticket, quindi gratuiti. Il Sistema sanitario nazionale (Ssn) prevede per le donne gravide una serie di accertamenti non a pagamento (art. 1, comma 7, decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502). Nello specifico, il Ssn offre alle donne in dolce attesa un’ecografia gratuita al mese, una morfologica e l’amniocentesi per le ultra 35enni o per quelle che hanno avuto esito positivo alla translucenza nucale.

Naturalmente gli esami per essere eseguiti gratuitamente devono essere fatti presso laboratori e strutture sanitarie pubbliche che prevedono l’esenzione. Sarà il medico a inserire nelle ricette i codici di esenzione.

Tutto a pagamento se invece la gestante non si affida a strutture private o senza esenzione. Altri esami in gravidanza sono poi quasi sempre a pagamento come il pap test, l’esame delle elettroforesi delle emoglobine che si esegue quando la madre è portatrice di anemia mediterranea, l’HBsAg (ricerca epatite B), il tampone vagino-rettale.

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