Elisabetta Canalis distrutta, la drammatica notizia sulla figlia poco fa: fan sotto choc (2 / 2)

Elisabetta Canalis torna ancora una volta a far discutere. La nota modella e show girl è salita alla ribalta nei primi anni 2000, quando tutta Italia scoprì la sua incredibile bellezza mediterranea. E’ stata spesso al centro del gossip per via delle sue numerose relazioni con personaggi importanti, tra i quali spiccano Christian Vieri e la star di Hollywood George Clooney.

Attualmente si è stabilita negli Stati Uniti, a Los Angeles, dove vive da tempo con la sua famiglia, il chirurgo italo americano Brian Perri e la figlia Skyler Eva. A far discutere nelle ultime ore è proprio una decisione che riguarda la figlia, la bimba ha 6 anni e a quanto pare non andrebbe più a scuola: ecco perchè.

La nota show girl sta facendo molto discutere per aver deciso di non mandare più a scuola la figlia Skyler. La bambina è nata a Los Angeles nel 2015, città in cui si è sempre recata a scuola fino a qualche tempo fa. La Canalis ha ammesso di averla ritirata dall’istituto da quando c’è stata quella terribile sparatoria in Texas.

Da allora è tormentata dall’incubo che possa succedere lo stesso anche nella scuola della figlia, perciò avrebbe deciso per il momento di non mandarla più: “Chi vive a Los Angeles ha un’app sul telefono che ti avverte su ciò che succede nei dintorni tuoi o dei tuoi familiari ma questo, a volte, non fa che aumentare l’ansia. Dico solo che da quel giorno mia figlia non è più andata a scuola”.

Sicuramente una decisione discutibile, ma che fa ben intendere che aria si respiri ora in America in merito alla sicurezza, perfino negli istituti scolastici. La show girl ha fatto notare come la questione della detenzione delle armi sia un fatto culturale difficilmente sradicabile in America, perciò spinge per altre soluzioni: “Bisogna organizzare meglio la difesa, per esempio mettendo guardie armate nelle scuole“. Si tratta di una questione molto spinosa, certamente per chi come Elisabetta proviene da una cultura molto diversa, non è facile abituarsi all’idea che qualunque folle possa detenere un arma e mettere a rischio la vita dei propri cari.