Elena Del Pozzo, spunta una nuova terribile ipotesi dietro l’omicidio della piccola (2 / 2)

Sono ancora tanti i dubbi attorno a questo terribile fatto di cronaca nera perché tanti sono i tasselli che servono a compilare il puzzle che restituirà, quanto meno verità, ai familiari che hanno amato al di sopra di ogni cosa Elena e che chiedono giustizia. Cosa le è accaduto?

Gli inquirenti in queste ore procedono senza sosta. Devono rispondere a tantissimi interrogativi, primo tra tutti: perché la Patti ha commesso un gesto così estremo? E mentre Catania si prepara a dare l’ultimo saluto alla bimba, i cui funerali sono stati fissati per mercoledì 22 nel Duomo cittadino, alle ore 17, si tenta, disperatamente, di rispondere ai tanti “non ricordo” della reo confessa, resi in sede di confessione e poi, di convalida del fermo.

Molti i punti oscuri in quello che è ancora, per tanti aspetti, un giallo. L’esame autoptico ha rivelato che è stata uccisa da 11 fendenti e la Patti ha parlato di un coltello da cucina. L’arma non si trova. Dove ha potuto abbandonarla? I Ris, sabato, per ore, anche con l’ausilio di droni, hanno sorvolato il terreno incolto in cui giaceva il corpo senza vita della bambina, ma dell’arma del delitto neanche l’ombra, nonostante le vaste ricerche dei carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche (Sis) e del comando provinciale di Catania e del Ris di Messina che hanno battuto a fondo la campagna dove è stato trovato il cadavere di Elena e la sua abitazione.

Il ritrovamento delle tracce ematiche da riporto, intanto, ha escluso il dubbio che Elena sia stata uccisa nell’abitazione. Alessandro Del Pozzo, il papà della piccola, in una straziante lettera ha voluto parlare del rapporto speciale che aveva con la figlia.

L’uomo ha puntato il dito apertamente contro la ex, accusandola di essere gelosa del loro legame così speciale. Molte volte avrebbe provato a mettere la piccola contro di lui, senza riuscirci. Sarebbe stato questo, secondo Alessandro, il movente dell’omicidio.