E’ la storia di due genitori che, 51 anni fa, non hanno più trovato la loro bambina. Travolti dalla disperazione, per un’intera vita, sono stati dilaniati dalla sofferenza ma non hanno mai perso la speranza di poterla ritrovare. A volte i miracoli esistono e, seppur in una microscopica parte, ci sono dei casi che si concludono con un lieto fine.
All’epoca dei fatti, la storia sconvolse il Texas. Parlo del rapimento della piccola Melissa Highsmith, avvenuto il 23 agosto 1971. La bimba aveva solo 21 mesi quando la sua babysitter la rapì dalla sua casa situata a Fort Worth. Da quel maledetto giorno di fine agosto, di lei non si seppe più nulla. Nessuna traccia che potesse condurre i genitori ad una pista precisa, nessuna segnalazione rivelatasi veritiera.
Nonostante tutto remasse contro, suo padre e sua madre non hanno mai smesso di cercarla, al fine di poterla finalmente riabbracciare. I due si sono tenuti sempre in contatto con la polizia sino a quando si è avuta una svolta decisiva e, per fortuna, in positivo. Dopo una soffiata arrivata dal centro di ricerca degli scomparsi che riferiva che probabilmente Melissa si trovava nella Carolina del Sud, si è deciso di tornare a palare della storia della piccola, nonostante fossero trascorsi 51 anni dalla scomparsa.
Se n’è parlato sui giornali cartacei e sui principali siti d’informazione, avvalendosi dei grossi passi avanti della tecnologia che permettono di raggiungere utenti provenienti da ogni angolo del mondo. Grazie a un test del Dna, i genitori di Melissa hanno scoperto l’esistenza di una certa Melanie Walden, che in realtà era proprio la loro Melissa.
La piccola Melissa, che oggi ha superato metà secolo, si è sottoposta al test del Dna, la prova suprema, venendo finalmente a scoprire la sua vera identità. Il resto è affidato al racconto della donna: “Mio padre mi ha mandato un messaggio su Messenger e mi ha detto: Cerco mia figlia da 51 anni”. Il loro abbraccio, immortalato in uno scatto, racchiude tutta la gioia di una famiglia ritrovata.