Dramma in Italia, neonata muore poche ore dopo il parto (2 / 2)

Una donna di 36 anni, che aveva avuto una gravidanza senza complicazioni, si è trovata a vivere il peggiore degli incubi: la morte della sua figlioletta appena venuta al mondo. L’immane tragedia si è consumata presso l’ospedale San Paolo di Milano. La piccola che è riportata su alcune testate col nome di fantasia Angelica, sarebbe morta per grave anossia, ossia per debito di ossigeno, che avrebbe danneggiato pesantemente i suoi organi vitali, sino al decesso, avvenuto poche ore dopo essere stata partorita.

Secondo le accuse, potrebbe essere stata la ventosa utilizzata dai medici durante l’operazione a causare l’anossia. Durante il parto, i medici avrebbero posto in essere manovre errate, senza procedere con un taglio cesareo d’urgenza. Anziché optare per quest’ultimo, hanno aumentato l’ossitocina, esponendo il feto a una sofferenza di 30 minuti, per poi premere più volte sulla testa con una ventosa, che le ha causato danni gravissimi.

All’epoca dei fatti, si è tentato di salvarle la vita con una corsa disperata alla clinica Mangiagalli ma le condizioni della neonata errato terribili, sino a quando i medici hanno constatato l’avvenuto decesso. Le indagini avviate dalla procura, coordinate dal pm Mauro Clerici, hanno portato a chiedere il rinvio a giudizio per 3 medici dell’ospedale San Paolo.

I tre sono accusati di omicidio colposo, per negligenza, imprudenza e imperizia gravi. Se la piccola Angelica (ricordo che questo è un nome di fantasia) fosse sopravvissuta, avrebbe avuto dei gravissimi danni cerebrali dovuti all’ipossia e all’ischemia durante il travaglio. Una storia davvero straziante, per la quale non si riescono a trovare parole di consolazione nei confronti di una madre e di un padre devastati dal dolore.

Quello che doveva essere il giorno più bello della loro vita, si è trasformato in un incubo che ha portato al decesso della bambina in men che non si dica, nonostante i medici del Mangiagalli abbiano fatto il possibile per evitare la morte. Sono storie che non vorremmo mai sentire ma che, purtroppo, avvengono, lasciandoci sgomenti, sconvolti, senza parole. Chi potrà mai consolare questi poveri genitori, rimasti orfani della loro tanto desiderata bambina? Nessuno, purtroppo.