Donna uccide il figlio con una padellata e lo fa a pezzi (2 / 2)

La protagonista di quella che è, a tutti gli effetti, una storia dell’orrore, è una madre 63enne, oltre che nonna. La donna, dopo aver colpito a padellate in testa il figlio, uccidendolo, ha smembrato il  suo corpo, facendolo a pezzi con una motosega. La storia della madre-assassina Lyudmila R è stata ripresa dall’autorevole Daily Mail. Dietro questo efferato omicidio, tra i più atroci della cronaca nera estera degli ultimi anni, però, c’è una realtà ben diversa da quella che si possa credere. La donna è arrivata a compiere il figlicidio per un motivo ben preciso.

Per anni, è stata costretta a subire l’atteggiamento tirannico del figlio che, avendo problemi con l’alcol, le infliggeva le più atroci violenze fisiche e psicologiche. La 63enne viveva in un clima di terrore, di profonda sofferenza, subendo di tutto, dai maltrattamenti fisici, agli insulti verbali. Ma a far strabordare il vaso è stato un episodio in particolare, quello in cui il figlio ha provato ad abusare sessualmente di lei. In quell’occasione, rientrato ubriaco a casa, l’ha confusa per la ex moglie e ha tentato di avere con lei un approccio fisico.

In svariate occasioni Lyudmila R si era rivolta ai poliziotti, con la speranza di essere tutelata dagli atteggiamenti da despota del figlio ma non era mai riuscita ad ottenere alcun provvedimento. Gli agenti si limitavano a parlare con il 42enne, senza mai porre fine all’inferno che la donna viveva tra le mura domestiche dopo che lui, separatosi dalla moglie, era tornato a stare nella casa materna.

I vicini di casa della 63enne, sentendo da diversi giorni un odore di putrido provenire dall’appartamento, hanno allertato la polizia che è giunta sul posto per capire da dove provenisse. Lì. gli agenti, hanno fatto la macabra scoperta del corpo dell’uomo, fatto a pezzi, collocato in dei sacchetti neri della spazzatura, come se fossero dei rifiuti. Chiedendo spiegazioni alla madre, quest’ultima ha provato a sviarli dalla verità, dicendo che l’odore nauseabondo era legato ai resti della carne d’osso che avevano mangiato dopo una battuta di caccia.

Dopo un lungo interrogatorio, durato 3 ore, e sempre più incalzante, Lyudmila R ha confessato la verità: ha ucciso il figlio con una padella in testa, ha pugnalato svariate volte il suo corpo e, per concludere la mattanza, lo ha evirato e segato in 70 pezzi. La donna non ha scontato neppure un giorno di reclusione, ma i giudici le hanno semplicemente imposto il divieto di lasciare la Russia per 23 mesi. E voi, cosa ne pensate?