Donna partorisce sul taxi, il tassista le chiede soldi per la pulizia del veicolo (2 / 2)

Quando le contrazioni chiamano, non si può certo fermarle, anzi, occorrerebbe un tracciato e poi un’ostetrica che accompagnasse la partoriente nel momento della nascita. Eppure non tutte le donne hanno la stessa fortuna, come la cronaca insegna.

Una donna, alle prese con le doglie, non vedendoci dai dolori, mentre era a bordo di un taxi, avrebbe solo voluto ricevere supporto emotivo ma così non è stato. Il tassista le ha chiesto se doveva fermarsi ma la donna gli ha detto di continuare a viaggiare (anche perché, in buona sostanza, non avrebbe certo potuto prevedere di avere pochissimo tempo a disposizione).

Purtroppo la corsa si è dovuta interrompere, per un piccolo grande imprevisto: la bimba in grembo aveva fretta di nascere, al punto che la futura mamma l’ha messa al mondo, in poche spinte, sul sedile posteriore del taxi, non certo nel famoso letto d’ospedale dei film. L’autista, in quel frangente, sembrava essersi premurato che madre e figlia stessero bene, allertando i sanitari del vicino ospedale dell’arrivo della mamma, fresca di parto, e della sua piccoletta. Un gesto davvero molto toccante, direte, vero?

Questo è ciò che, a prima vista, potrebbe sembrare. Non appena le due sono state dimesse dal nosocomio, è accaduto un qualcosa di disdicevole. Dopo il fiocco rosa, la lieta novella, la paura scampata, l’accertamento che tutto fosse andato per il verso giusto, l’azienda di taxi ha presentato alla mamma un conto da pagare, ben 100 euro. 

La donna non riusciva a capacitarsi del prezzo esorbitante, rispetto alla piccola corsa da lei effettuata ed è proprio in quel frangente che, dai dovuti accertamenti, è emersa l’agghiacciante verità:  di quei 100 euro chiesti dall’azienda, 30 erano relativi alla corsa, mentre i restanti 70, le sono stati chiesti per pulire la vettura, sporcatasi durante il parto.