Tra i casi di cronaca nera nazionale che hanno sconvolto gli italiani, vi è quello della scomparsa della piccola Denise Pipitone, la bimba di cui si sono perse le tracce il 1 settembre 2004 da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Di lei, nel corso degli anni, abbiamo saputo svariate informazioni, imparandone a conoscere il temperamento, le sue espressioni, attraverso chi, meglio di tutti, ha avuto modo di conoscerla prima che venisse inghiottita nel limbo degli scomparsi.
Denise Pipitone, figlia di Piera Maggio e Pietro Pulizzi, è stata vista per l’ultima volta da zia Giacoma, sorella di Piera, sul marciapiede vicino casa, dove stava giocando. La madre, quel maledetto giorno di 18 anni fa, stava seguendo un corso di informatica e venne avvertita della scomparsa della piccola, che non aveva ancora compiuto 4 anni, alle 12:30.
Da quel giorno di Denise non si è saputo più nulla, mentre Piera e Pietro, hanno continuato a rivolgere appelli a mezzo stampa, sperando che qualcuno potesse risolvere il giallo della loro piccola che, infondo, è diventata un po’ anche “la nostra bambina”, quella che tanto avremmo voluto stringere tra le braccia.
Sappiamo perfettamente quanto le indagini siano state rognose e complicate poiché nulla sembra essere andato liscio a causa di improvvisi ribaltamenti delle ipotesi, segreti, testimonianze, falsi avvistamenti, mentre intanto il tempo ha continuato a scorrere poiché non esiste un metodo per fermarlo.
A 18 anni dalla scomparsa della piccola Denise Pipitone, è arrivata una notizia a dir poco raggelante per tutti coloro che hanno seguito il caso. Vediamo insieme di cosa si tratta nella seconda pagina del nostro articolo.