Denise Pipitone, l’annuncio del padre poco fa: ecco cosa sta succedendo (2 / 2)

Cosa è accaduto alla sua Denise ce lo chiediamo tutti, da troppi anni, così come in molti si chiedono se le indagini abbiano tralasciato qualcosa di importante, in particolare il video amatoriale girato dalla guardia giurata a Milano, in cui si vede una bimba, di nome Danas, in compagnia di alcuni rom. E se fosse stata lei la piccola scomparsa da Mazara?

Come sempre, l’opinione pubblica, sul caso di Denise, è divisa: c’è chi pensa che sia deceduta e chi, più ottimista, crede che la ragazza si sia fatta un’altra vita, forse lontano dall’Italia. C’è un persona che, molto meno mediaticamente, non ha fatto altro che pregare che la sua Denise potesse essere ritrovata.

Parlo di Tony Pipitone, che a 10 giorni dall’uscita del libro scritto dalla ex moglie Piera Maggio, intitolato: Denise – Per te, con tutte le mie forze”, si è lasciato andare ad un annuncio straziante, riportato dall’Ansa. Come sappiamo, Tony non è il padre naturale né di Kevin, che è nato con la procreazione assistita e lo sperma di un donatore anonimo, né di Denise, figlia naturale di Piero Pulizzi, attuale marito di Piera, con il quale, all’epoca, la donna aveva una relazione extraconiugale. 

Tony ha dichiarato che Piera Maggio avrebbe divulgato i suoi dati personali. Da allora avrebbe ricevuto offese moltiplicate sui social. Nel puntare il dito contro la Maggio, Tony ha spiegato il perché con queste parole: “Ha divulgato sui social e altrove particolari dati personali della nostra vita che nulla hanno a che fare con il rapimento di Denise. Non aveva il diritto di farlo. Da almeno un anno ricevo attacchi pesantissimi da lei. Attacchi che, a mio avviso, non fanno buona luce neppure a Denise. Nel suo libro ha scritto tante inesattezze e cose non vere che non servono alla ricerca di Denise”.

Tony Pipitone ha aggiunto ulteriori dettagli: “Piera ha, inoltre, rivelato a nostro figlio Kevin, quando aveva 23 anni, che è stato concepito a Palermo con inseminazione artificiale da donatore anonimo. E da quel momento è cambiato l’atteggiamento di mio figlio nei miei confronti. Che bisogno c’era di dirglielo? Anche se avevo qualche sospetto, ho saputo che Denise non era mia figlia soltanto dopo il sequestro”.